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Il Ministro interviene al CUN. Approvate numerose mozioni, anche sul personale tecnico-amministrativo

La sintesi dei lavori del CUN del 24 e 25 luglio 2012.

26/07/2012
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Il CUN ha approvato un parere su una richiesta avanzata dall’ANVUR e 5 mozioni:

  • mozione su applicabilità dell’art. 23, comma 1 e comma 2, della Legge 240/2010 in tema di contratti di insegnamento, al personale tecnico-amministrativo
  • mozione su interpretazioni del D.M. 7/6/2012, n. 76.
  • mozione su età accademica diversamente abili
  • mozione sui requisiti di accesso al TFA per la classe di concorso A045
  • mozione AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento).

L'intervento del Ministro Profumo

Ai lavori della seduta del Consiglio Universitario Nazionale è intervenuto, per un breve intervento, il Ministro Francesco Profumo.

Come già il suo predecessore, la Ministra Gelmini, non ha concesso che un minimo spazio al dibattito (sono stati possibili solo tre interventi di pochi minuti) a causa di impegni successivi.

Il Ministro, che non ha speso parole per la situazione drammatica in cui vive il sistema Universitario, stretto tra norme capestro, taglio dei fondi, blocco del turn-over e dei contratti, riduzione dell’offerta formativa, ha rivendicato il merito della sua azione, a partire dal  risparmio per l’adozione di procedure informatiche in vari procedimenti amministrativi.

Ha riconosciuto una certa rigidità della mediana utilizzata per l’abilitazione scientifica nazionale dichiarando essere in corso confronti con la comunità scientifica (con chi? Non certo con il CUN) per trovare una soluzione condivisa. Viceversa ha però affermato di temere un eccessivo numero di abilitati auspicandone  una “spalmatura” nelle previste complessive 4 abilitazioni nazionali. “Il sistema universitario non può permettersi troppi abilitati”. Questo il pensiero del Ministro.

Il Ministro ha rivendicato poi le scelte operate dal Governo  sulla tassazione universitaria e si è dichiarato speranzoso sulla possibilità che possa essere elevato  il limite del 20% previsto per il  turn over nel DL 95/2012, spostandone la sua applicazione al 2013.

Ha dichiarato  inoltre che il costo standard per studente sarà su base di Ateneo e non nazionale.

Fantasiosa la ricetta per poter fare più assunzioni: farsi finanziare dalle Regioni le assunzioni di ricercatori a tempo determinato, con una riduzione delle risorse per gli assegni di ricerca.

Proprio adesso, con lo strangolamento dei fondi alle Autonomie Locali, non pare questa una scelta molto percorribile. Per di più si metterebbe nelle mani di un soggetto terzo la programmazione degli accessi e la scelta di chi reclutare.

Confermato dal Ministro che i fondi per il piano straordinario per gli associati sono fuori dalle limitazioni delle nuove norme legislative, così come i residui del turn-over 2009-2010.

Sul divario tra gli obiettivi europei che prevedono un tasso di laureati pari al 40% e la situazione concreta del sistema universitario nazionale, Profumo ha preannunciato misure che paiono francamente pannicelli caldi. Dall’anticipo al penultimo anno delle secondarie dei percorsi di orientamento al “tutoraggio” nel primo anno di iscrizione all’Università,

Nel finale la promessa di ulteriori incontri sul monitoraggio della legge 240/2010 e sulla possibile  riforma del CUN.

In conclusione un incontro deludente che non fa sperare niente di buono per l’Università italiana.

La  prossima riunione è prevista per i giorni  11 e 12 settembre  2012..