Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Università » La FLC CGIL denuncia per comportamento antisindacale l’Università telematica Marconi

La FLC CGIL denuncia per comportamento antisindacale l’Università telematica Marconi

Depositato il 20 aprile 2017, alla Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, il ricorso ex articolo 28 Legge.300/70 per il licenziamento di 47 lavoratori dell’Università telematica Guglielmo Marconi.

21/04/2017
Decrease text size Increase  text size

Nel mese di luglio 2016 l’Università telematica Guglielmo Marconi ha avviato le procedure per il licenziamento di 47 lavoratori tutti della sede di Roma con motivazioni rivelatesi da subito molto discutibili.

Nonostante tutti gli sforzi per raggiungere una diversa soluzione a fine 2016 l’Università Marconi ha mandato le lettere di licenziamento preannunciate che hanno colpito tutte le nostre RSA e oltre la metà degli iscritti alla FLC CGIL.

Palese è l’intento discriminatorio di questi licenziamenti, tesi a impedire qualsiasi attività sindacale interna e a scoraggiare qualsiasi ulteriore tentativo dei lavoratori di darsi una rappresentanza sindacale.

Per questo la FLC CGIL di Roma Centro Ovest Litoranea, insieme con la struttura nazionale della FLC CGIL, ha dato mandato ai suoi legali di denunciare l’Università telematica Guglielmo Marconi per comportamento antisindacale, ai sensi dell’articolo 28 della Legge n. 300 del 20 maggio 1970.

La FLC CGIL, nel suo ricorso, ha quindi chiesto di:

  • dichiarare antisindacale il comportamento della Università degli Studi Guglielmo Marconi;
  • adottare ogni opportuno provvedimento per rimuovere gli effetti della condotta antisindacale, in particolare ordinando la revoca, o comunque stabilendo l’inefficacia, della procedura di licenziamento collettivo assunta nei confronti di tutti i lavoratori nonché dei provvedimenti emessi nei confronti delle RSA della FLC CGIL.

Ci auspichiamo e ci aspettiamo che la decisione che vorrà assumere il Tribunale di Roma possa ridare a queste lavoratrici e a questi lavoratori il posto di lavoro a loro ingiustamente tolto.