Legge di stabilità. Università e ricerca: prosegue la sottrazione di risorse ai finanziamenti
Calano gli stanziamenti del Fondo di finanziamento ordinario degli atenei e delle risorse per gli studenti. Per gli enti di ricerca non va meglio: i tagli fatti al fondo ordinario oscillano dal 9 al 20%.
La legge di stabilità per il 2012 (ex Finanziaria) ha completato il suo iter parlamentare: il 12 novembre 2011 è stata approvata definitivamente dal Parlamento ed il 14 novembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 supplemento ordinario n. 234.
Ancora una volta con una legge finanziaria si interviene pesantemente sui settori della Conoscenza e su tutto il pubblico impiego.
Per capire meglio la portata degli interventi previsti dalla legge di stabilità, bisogna tener presente che essi confermano i pesanti provvedimenti già adottati dalle precedenti manovre finanziarie (Legge 122/2010, Legge 111/2011 e Legge 148/2011) ed aggiungono ad essi ulteriori restringimenti e tagli.
Per il MIUR gli interventi previsti sono contenuti nei commi dal 67 all'83 dell'articolo 4, negli articoli 11 e 33.
Qui di seguito riportiamo un approfondimento sull'università e sulla ricerca.
Università
I tagli al FFO delle Università pubbliche procedono senza sosta, non altrettanto per quelle private che vedono assegnate le poste senza alcuna decurtazione, anzi nel caso dei policlinici universitari privati c'è un aumento di 70 milioni di euro.
Il calo degli stanziamenti del Fondo di finanziamento ordinario e delle risorse per gli studenti. Il FFO degli atenei italiani cala del 3,58% rispetto all'anno 2010 (del 6,23% rispetto alla finanziaria del Governo Prodi del 2008).
Tagli disastrosi anche per le voci che riguardano, in particolare, gli studenti: -33,5% per il CUS, -40,26% per il piano triennale, -74,98% per il diritto allo studio, -25,80% per gli alloggi studenti.
In merito alle risorse per il diritto allo studio devono essere considerati, per il 2012, 150 milioni di euro "aggiuntivi" che però saranno destinati alle Regioni allo scopo di finanziare i famigerati "prestiti d'onore" e le borse di studio.
In questa situazione di attacco smodato all'Università pubblica fa sorridere la assegnazione una tantum di 400 milioni di euro aggiuntivi per il 2012, (articolo 33 comma 15) dato che la stessa somma era stata ridotta sul FFO del 2011.
I provvedimenti restrittivi per i docenti universitari. Il comma 78 riduce da due ad uno gli anni sabbatici per ricerca maturabili ogni 10 anni e si pone il limite a detto istituto non oltre i 35 anni di servizio. Le economie realizzate rimangono nei bilanci delle Università.
Soldi alle strutture private. Oltre ad avere confermate le poste previgenti, le Università private beneficeranno di ulteriori 20 milioni (articolo 33 comma 17) e i policlinici universitari gestiti da università non statali potranno spartirsi 70 milioni (articolo 33 comma 32) (viene subito in mente il Policlinico dell'Università Cattolica di Roma assurto alle cronache nazionali per i casi di tubercolosi neonatale).
Un'ultima regalia del Governo uscente alle università private a fronte di policlinici universitari pubblici strangolati dalla mancanza di risorse per l'assistenza e la ricerca.
Enti Pubblici di Ricerca
Il 7% del fondo di finanziamento ordinario finanzierà i progetti di ricerca coerenti con il piano nazionale della ricerca. Con l'articolo 11 il Governo attua l'art. 4 del DLgs 213/09, che prevede la destinazione a partire dal 2011 di una quota del FFO degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR, su specifici progetti o programmi.
Una quota del 7% del fondo di finanziamento ordinario degli Enti sarà destinata a finanziare, con criteri premiali, i progetti di ricerca "coerenti" con le indicazioni del Piano nazionale della ricerca; ovviamente senza indicare i criteri con cui sarà valutata la "coerenza" e la "premialità". Si sottraggono per questa via ulteriori risorse dalla disponibilità degli Enti.
I tagli fatti dal Governo al fondo ordinario degli Enti di ricerca oscillano dal 9 al 20%; sul fondo ordinario gravano inoltre anche i vincoli imposti dal MIUR per finanziarie i cosiddetti progetti di ricerca "bandiera", che insieme alla decurtazione del 7% portano ad un ammontare complessivo del 15% di FFO indisponibile per gli Enti. È utile ricordare che le risorse del fondo di finanziamento ordinario sono indispensabili per sostenere le cosiddette spese vive come il funzionamento dei laboratori e il pagamento degli stipendi.