Lettori e CEL di madrelingua: la Commissione europea ha aperto due contenziosi "EU Pilot" contro l’Italia
Il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi incontra la FLC CGIL.
Il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, ha risposto alla nostra lettera/denuncia riguardo ai lettori e CEL di madrelingua in Italia. Finalmente una risposta istituzionale e formale in questo oceano silenzioso.
E così abbiamo saputo, anche nell’incontro con il Ministro svoltosi mercoledì 11 settembre, nella sede della Presidenza del Consiglio, in un colloquio durato più di un’ora, che la Commissione europea ha aperto due contenziosi "EU Pilot" dopo la denuncia FLC CGIL ed i nostri continui aggiornamenti in materia.
Il Ministro ci ha detto che l’Italia ha fornito informazioni ma non ci è dato sapere quali siano. Perché tanta riservatezza da parte del governo sulla questione. Che cosa stanno facendo?
Nulla nel DL Istruzione sulla questione lettori/CEL di madrelingua. Perché? Speriamo che la Ministra Carrozza, che ha certamente la competenza primaria in materia, ci dia qualche informazione al riguardo.
L’elenco delle violazioni in materia di Trattati europei sono tante e inconfutabili e l’Italia fino ad ora ha sempre rimandato decisioni che attengono al rispetto degli obblighi comunitari. Lo farà anche questa volta?
- violazione al diritto di libera circolazione e non discriminazione
- violazione dell’art 39 del trattato UE e della direttiva del consiglio del 26/6/99
l’obbligo di adottare misure per impedire abuso di contratti a tempo determinato non viene rispettato ed inoltre si dissimula il lavoro subordinato con contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
- violazione del principio di parità di trattamento
ricordiamo che ciò avviene all’interno della stessa categoria tra lettori e CEL e rispetto ai lavoratori italiani su ogni versante possibile da quello economico a quello normativo, a quello pensionistico.
- violazione delle sentenze comunitarie 2001, 2006, 2008 e precedenti perchè la legge 63 del 2004, come da cassazione e indicazioni europee, deve riguardare tutto il territorio italiano ed inoltre, invece di sanare il contenzioso, la legge gelmini del governo Berlusconi, legge 240/2010, peggiora la situazione e viola l’unicità del rapporto di lavoro e il diritto alla ricostruzione di carriera, divide la categoria.
- vengono disattese molte direttive e anche la nota del 2006 della ce sugli incarichi ai lettori.
Come abbiamo detto e scritto tante volte l’Italia è orgogliosamente tra i paesi fondatori dell’Europa “Unita” e, per noi, il futuro dell’Italia è in Europa come paese membro, per migliorare le condizioni dei cittadini. Ma questi cittadini non hanno solo doveri e sacrifici da fare per rimanere cittadini europei. Hanno anche dei diritti che nel caso dei lettori e CEL vengono negati dal 1989. La nostra denuncia allarga il contenzioso ai Collaboratori ed esperti linguistici che sono di fatto lettori che svolgono le stesse funzioni.
Si vuole emarginare e cancellare la categoria anche se tale operazione, come a Cassino, diminuisce la qualità e la quantità dell’offerta formativa e abbassa i parametri linguistici in Italia rispetto alle indicazioni dell’Europa.
Meno lettori e CEL significa un’offerta formativa più povera e meno possibilità di lavoro per i nostri giovani che, come sentiamo dire ogni giorno, devono guardare anche all’Europa nella ricerca di un lavoro ed essere competitivi.
Come si può chiedere da una parte sacrifici per stare in Europa e dall’altra accettare che si diminuisca il bagaglio di competenze linguistiche dei nostri studenti rendendoli meno competitivi sul mercato e compromettendo il loro futuro?
La competenza primaria è certamente della Ministra Carrozza e del MIUR ma è altrettanto vero, come abbiamo detto al Ministro Moavero, che il governo ha il dovere di fare rispettare i Trattati europei e ha il diritto/dovere di chiedere, anche alla CRUI, la chiusura di un contenzioso inaccettabile per un governo europeista. Alle parole devono corrispondere fatti e quindi il Governo deve farsi promotore di una soluzione definitiva che non sia solo per una parte della categoria, gli ex lettori, e/o su una parte del contenzioso. Deve fare rispettare anche le sentenze della Cassazione italiana che, in applicazione delle sentenze europee, ha già chiesto in modo esplicito più volte di legiferare per tutto il territorio italiano, di dare un trattamento economico adeguato, un tempo pieno ed una progressione di carriera alla categoria, uno status adeguato alle loro funzioni, come per gli altri lavoratori.
Questo noi ci aspettiamo e non cederemo.
Come è stato detto al Ministro, questi cittadini europei pagano la scelta di avere deciso di rimanere e vivere in Italia perché amano questo paese. Se fossero tornati a casa sarebbero tutti nelle loro università, inquadrati nella docenza perché questo "ghetto di professionalità" si riscontra solo in Italia.
Insomma si punisce chi ti ama. C’è un senso a tutto ciò?
Ringraziamo il Ministro Moavero per la Sua disponibilità ed attenzione. Sarà un ottimo portavoce. Ora vorremmo sentire la Ministra Carrozza e il Presidente del Consiglio Letta.
Non ci sembra chiedere troppo.