Nonno, cos'è il sindacato? Il nuovo libro di Edizioni Conoscenza

Home » Università » Precariato universitario della docenza e della ricerca: incontro al MIUR dell’intersindacale universitaria

Precariato universitario della docenza e della ricerca: incontro al MIUR dell’intersindacale universitaria

Il 9 marzo si è svolto un incontro tra organizzazioni ed associazioni universitarie con i rappresentanti del MIUR per illustrare il documento dell’intersindacale sul precariato.

14/03/2017
Decrease text size Increase  text size

Il 9 marzo si è svolto al MIUR l'incontro richiesto da ADI, AIDU, AIPAC, ANDU, ARTeD, CISL Università, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CRNSU, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS Docenti Università, UDU, UIL RUA che si è svolto alla presenza del dott. Daniele Livon (direttore generale del MIUR) e della dott.ssa Marcella Gargano (vice capo di gabinetto del MIUR).

L'incontro si è svolto in due fasi, una prima di presentazione delle problematiche ed una seconda di discussione. Dopo una breve introduzione di presentazione del documento unitario sul problema del precariato, ciascuna Organizzazione ha avuto modo di sottolineare o chiarire meglio gli aspetti più importanti relativi al problema del precariato, che ha implicazioni sia per la qualità del sistema università, sia per la dignità dei precari.

Da parte di tutte le organizzazioni è stata sottolineata la necessità di un intervento straordinario da parte dello Stato: 20.000 posizioni di ruolo nei prossimi 5 anni, in modo da riequilibrare le perdite di personale strutturato subite dalle università  negli ultimi 8 anni. E' stato sottolineato che per altre istituzioni, in primis la scuola, sono già  state approntate manovre di stabilizzazione ben più significative. Nessuno vuole un'ope legis, ma solo che venga data una possibilità ai tantissimi precari che stanno portando avanti una grossa parte della didattica e della ricerca da tanti anni. In particolare, sulla questione del precariato è stata sottolineata la necessità di una interlocuzione politica diretta con la Ministra anche per capire se e in che modo essa intenda dare seguito all'impegno preso a Torino di volere “sbloccare la situazione dei precari”.

Oltre questo aspetto, i punti salienti toccati sono stati:

  • l'urgenza di intervenire seriamente sul diritto allo studio (borse a tutti gli aventi diritto, riflessione sul 3 + 2, abolizione del numero chiuso, ecc);
  • la necessità di distinguere tra risorse per reclutamento e risorse per le progressioni;
  • l'urgenza di rivedere le figure pre-ruolo, accorciando la catena del precariato e semplificando il sistema attuale, ed impedendo l'abuso di figure precarie da parte degli atenei;
  • la necessità di considerare le risorse premiali come aggiuntive, sia per quanto riguarda il FFO che per il reclutamento;
  • l'opportunità di convogliare i fondi previsti per le cattedre Natta verso il reclutamento;
  • la necessità di modificare l'attuale sistema dei punti organico, che risulta essere non calibrato sui costi effettivi dei docenti attualmente in essere;
  • il bisogno di rivedere radicalmente il funzionamento ed il ruolo dell'ANVUR;
  • la necessità di rivedere lo stato giuridico della docenza universitaria (ruolo unico della docenza);
  • l'urgenza di riformare l'organizzazione degli Atenei oggi incentrata sulla figura di un rettore onnipotente. In particolare è indispensabile riportare il collegio di disciplina a livello nazionale.

Il dott. Livon, alla fine di un primo giro ha tentato di fornire alcune risposte, almeno per quanto riguarda gli aspetti "tecnici" di sua competenza.

Per quanto riguarda l'andamento dell'Università negli ultimi anni lui non ritiene che tutto sia stato sbagliato, ma che molti dei problemi sottolineati siano stati determinati da un problema di riduzione della dotazione finanziaria complessiva che il MIUR ha subito. Ha comunque riconosciuto che l'attuale configurazione delle figure pre-ruolo ha mostrato diversi limiti, e che anche loro stanno ragionando su delle possibili modifiche migliorative.

Per quanto riguarda la dotazione organica delle Università ha tentato di minimizzare le perdite complessive post Legge 'Gelmini' che secondo lui sarebbero state solo di circa il 6%, una stima che deriva dall'avere considerato i RTDa come personale di ruolo e dall'avere fatto il confronto riferendosi al 2010 anziché al 2008.

Per quanto riguarda il reclutamento, da parte del MIUR era stato chiesto di replicare il bando straordinario per gli RTDb, ma nell'ultima finanziaria è stato eliminato dal testo definitivo. Si tenterà di riproporlo non appena possibile.

Rispetto al problema di "vincolare" la quota di reclutamento e quella relativa alle progressioni di carriera si è dimostrato un po' scettico, in quanto sarebbe una scelta di tipo politico contraria all'autonomia degli Atenei.La dott.ssa Gargano ha poi affermato che è volontà della Ministra far partire dei tavoli tematici a partire da aprile, ed il primo sarà  proprio sul reclutamento. La dott.ssa Gargano ha rimarcato che questa volta i tavoli si faranno veramente, a differenza della volta scorsa.

Ha confermato inoltre che la legge 240 è in fase di revisione, perché soprattutto sul piano del reclutamento si sono generate molteplici storture, acuite dalle modifiche apportate alla legge in corso d'opera. E' infatti in apertura un tavolo di lavoro con la Corte dei Conti proprio su una verifica degli effetti della legge cosiddetta Gelmini a sei anni dalla sua approvazione. 

Per quanto riguarda il sistema dei punti organico ha invece affermato che non è il sistema migliore possibile ma permette di "dialogare in maniera snella con il MEF". Una sua revisione è comunque possibile e sarà  oggetto di uno dei prossimi tavoli. Per quanto riguarda le cattedre Natta, ha confermato che queste sono un problema di carattere politico sul quale è in corso un ripensamento, ed in un prossimo incontro sarà possibile entrarne in merito.

La maggior parte delle tematiche poste sono tutte centrate su quale idea e quale progetto abbia il governo per l'Università e se essa e coloro che ci lavorano debbano essere considerati una risorsa preziosa sulla quale investire o uno spreco per lo Stato.

Insomma, è necessario e urgente un confronto politico a tutto campo per rilanciare l'Università e per questo occorre anche che la Ministra accetti di incontrare le Organizzazioni rappresentative di tutte le componenti del mondo universitario.

In questo quadro, può risultare estremamente utile il confronto anche sulle questioni specifiche più importanti e per questo ci si augura che questa volta possano essere aperti al più presto al MIUR tavoli tematici.

(All'incontro del 9 marzo hanno partecipato i rappresentanti di AIDU, ANDU, ARTeD, CISL Universita', CNU, CoNPAss, CRNSU, Federazione UGL Unversita', FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, UDU, UIL RUA ).

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!