Unipertutti: parte la campagna nazionale
Dal 12 al 17 maggio Università "porte aperte": dalle lezioni in piazza alle piazze a lezione!
I dati parlano chiaro: crollo degli immatricolati, crollo dei docenti e progressivo innalzamento dell'età media, generazioni di giovani studiosi falcidiate e senza alcuna prospettiva, una qualità scientifica che tiene solo grazie all'abnegazione e al senso di responsabilità dei ricercatori e dei professori italiani, un diritto allo studio inesistente.
Intorno all'Università e alla Ricerca è stato fatto il vuoto.
Non sorprende che le politiche di smantellamento del sistema pubblico dell'istruzione universitaria e della Ricerca, siano state precedute e accompagnate da attacchi feroci ai "baroni", ai docenti nullafacenti, agli atenei fai-da-te, alla proliferazione di sedi e corsi. Che queste campagne amplificassero ad arte alcuni aspetti reali ma parziali al solo fine di delegittimare l'intero sistema e giustificare tagli e riduzioni lo abbiamo detto da subito. Quello che abbiamo anche sostenuto fin da subito è che tutto ciò avrebbe avuto come effetti immediati la disaffezione e il disinteresse del paese nei confronti dell'istruzione, della ricerca, della cultura. Gli effetti sono evidenti, l'assenza di prospettive di sviluppo del paese si accompagna allo svuotamento di senso che ha segnato il sistema universitario e più in generale dell'istruzione e della ricerca.
Ed invece Università e Ricerca hanno una fondamentale funzione culturale, sociale ed economica. Coloro che hanno un’elevata formazione rendono possibili impieghi migliori, più qualificati e duraturi per tutti e non solo per loro stessi, anche attraverso l'indotto che ne deriva. E lo stesso vale per tutti i saperi. Sono proprio i saperi il senso e l’eredità di migliaia di anni di vita sociale.
Per recuperare il senso di una missione civile e sociale che è propria dell'Università, parte la campagna nazionale Unipertutti.
Università e Ricerca servono a tutti, e non solo a chi frequenta le lezioni o fa ricerca: in una società complessa come quella attuale, senza Ricerca e Alta Formazione restano possibili – per tutti! – solo gli impieghi peggiori, di minor soddisfazione e retribuzione. Impieghi destinati per di più, a ridursi drammaticamente nel tempo, sommersi da una competizione internazionale al ribasso sui salari e sui diritti delle persone. In ogni luogo del mondo, laddove ci sono Università e Ricerca attive e inclusive c’è maggior benessere e miglior lavoro. Per tutti!
Con questa iniziativa: docenti, precari, studenti, personale degli atenei chiamano l'intera società, nella settimana di maggio che va dal 12 al 17, ad entrare negli Atenei, a seguire lezioni e piccoli seminari. Si chiede a studenti, tecnici, docenti e personale di ricerca di rendere "pubblici" e "aperti" gli atenei attraverso il proprio lavoro, mostrando la passione e l'impegno quotidiano.
Ai docenti si domanda di offrire la propria disponibilità dando indicazioni su una (o più) propria lezione compilando un form online.
Sul sito Unipertutti saranno segnalate tutte le iniziative e le proposte arrivate cui si aggiungeranno iniziative in piazze e luoghi pubblici di cui vi terremo informati.