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Università: all’ARAN si è discusso di contratto di ricerca e tecnologo a tempo indeterminato

Iniziata la discussione sulle sequenze contrattuali previste dal CCNL 2019-2021 firmato il 18 gennaio 2024su contratto di Ricerca e Tecnologo a tempo indeterminato

09/04/2024
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Si è svolto martedì 9 aprile 2024 l’incontro di contrattazione all’ARAN su due delle sequenze contrattuali che riguardano l’università: quella sul contratto di ricerca e quello sul tecnologo a tempo indeterminato entrambe figure previste dal DL 36/22 che ha modificato la legge 240/10.

L’ARAN sul contratto di ricerca ha ribadito la propria posizione, per cui ritiene che nel CCNL debba essere definito il solo costo del contratto, dando così un’interpretazione restrittiva della norma.
Nel nostro intervento abbiamo ribadito quanto sostenuto, dall’inizio della trattativa cioè che a fronte della definizione di una retribuzione, come per tutti i lavoratori, vanno stabili anche diritti, che non possono che avere come riferimento il profilo del ricercatore, pur se legato ad un tempo definito e a specifici progetti.

In una prossima riunione l’ARAN si è riservata di avanzare una proposta sulle retribuzioni che i titolari del contratto di ricerca potrebbero avere partendo dal minimo che la legge prevede come riferimento che è quella del ricercatore a tempo definito dell’università.

Sul tecnologo a tempo indeterminato l’ARAN ha ribadito la propria posizione che è quella di un inquadramento all’interno dell’area degli EP pur rendendosi infine disponibile a valutare aspetti specifici relativamente al rapporto di lavoro.
Aldilà di alcune aperture che si sono registrate da alcune organizzazioni sindacali, la FLC CGIL ha ribadito, coerentemente con la norma che istituisce tale figura, la necessità che il tecnologo universitario venga contrattualizzato con una distinta disciplina in un’apposita area.
Abbiamo esplicitato, che a nostro avviso la figura di riferimento non può che essere quella del tecnologo a tempo indeterminato degli enti di ricerca.
Tale posizione oltretutto, abbiamo fatto notare, che a differenza dell’ipotesi avanzata dall’ARAN, non determina alcuna criticità rispetto alle figure già previste dall’attuale inquadramento professionale dell’università.

Nella prossima settimana l’ARAN comunicherà la data del nuovo incontro di trattativa.