Ricerca è futuro, assemblea della ricerca pubblica in mobilitazione

  • 10:35

    Il Presidente del CNR Luciano Maiani inizia il suo intervento dicendosi onorato di partecipare a una iniziativa come questa, in particolare per il ricordo che oggi si fa di Salvo Merlo, che l'ha fortemente voluta. Maiani ha conosciuto poco Salvo, in questo breve periodo ha potuto apprezzare l'onesta e la dedizione nel lavoro da lui svolto e per questo è rimasto molto colpito dalla sua scomparsa.

    Entrando nel merito della giornata e dei valori della ricerca afferma che essa è la nostra vita quotidiana. Oggi ci troviamo in un momento delicato e particolare di cambiamenti che stanno sconvolgendo il sistema ricerca.In tal senso la manovra finanziaria non tocca il sistema ricerca nelle risorse ad essa dedicate, i tagli sono riferiti al personale che opera in questo settore.

    L'impegno dell'Ente dovrebbe essere quello di recuperare le risorse necessarie da investire nelle strategie di ricerca.

    Il Presidente prosegue ricordando la recente valutazione che l'ente ha fortemente voluto e che lo ha posto in una posizione di primato in termini di valorizzazione delle risorse investite. Affronta poi la questione delle risorse umane riferendosi ai concorsi in atto, sia a quelli del personale e anche a quelli per le nuove assunzioni che dovrebbero realizzarsi a breve, probabilmente entro l'anno. Il CNR è anche impegnato nella realizzazione del piano di fabbisogno per i prossimi anni.

    Maiani termina l'intervento evidenziando, sulla base del decreto di riordino, il lavoro che il CdA sta facendo assieme agli esperti del Ministro Gelmini per la formulazione dello statuto dell'Ente. In tal senso evidenzia la discussione in atto con i sindacati, che lui stesso ha voluto. Auspica, infine, la conclusione di questo periodo, che definisce di assestamento dell'ente, oltre che della crisi economiche affinché si possa ricominciare una attività lavorativa proficua.

  • 10:30

    Quanto importante fosse interrogarsi su questi temi, lo aveva ben compreso Salvo Merlo, che una terribile malattia ci ha portato via pochi giorni fa . L'appuntamento di oggi, come ci spiega Rosa Ruscitti, coordinatrice comitato di ente CNR – FLC CGIL, sarà anche l'occasione per commemorare il nostro compagno scomparso. Salvo aveva pensato a questa giornata come ad una occasione di lavoro in stretta continuità con un'altra iniziativa che si è svolta nel novembre del 2009.

    Continuità, ma anche sguardo rivolto al futuro, alla preparazione degli Stati generali della conoscenza che ci vedranno impegnati da qui a pochi mesi. “Questi appuntamenti insieme a tutte le iniziative di mobilitazione - sottolinea Ruscitti - devono servire da volano per una grande operazione culturale e politica in grado di rilanciare la crescita del Paese”.

    Con questi obiettivi Salvo aveva preparato i lavori di oggi e non aveva voluto rimandarli. Con cura e attenzione li andiamo ad iniziare, con la speranza che questo nostro impegno, nel suo ricordo, possa renderci più lieve la sua assenza.

  • 10:15

    Nell'aula Marconi del CNR a Roma ci accoglie una grande scritta proiettata sul fondo della sala: “ Ricerca è futuro. Le prospettive della seconda rete tra Europa, riforme, politica nazionale: analisi e ipotesi di lavoro”.
    È questo il titolo dell'assemblea della ricerca pubblica in mobilitazione organizzata dalla FLC CGIL.

    I lavoratori della ricerca sono in gran fermento in queste settimane. Il motivo? L' accanimento del Governo nei confronti della ricerca pubblica, considerata ne più ne meno che un peso da tagliare, un costo sul quale risparmiare. La recente manovra economica del Governo tra i vari provvedimenti ne contiene alcuni che prevedono la soppressione di alcuni enti di ricerca pubblici: ISAE, ISPESL, INSEAN, ENSE (approfondimenti). Enti forse poco noti, ma che con la loro attività forniscono un contributo insostituibile all'avanzamento della ricerca in campi che ci toccano molto da vicino: gli OGM, la sicurezza sul lavoro, gli studi economici, solo per citarne alcuni. Non solo, gli effetti della manovra economica entro brevissimo tempo saranno anche quelli di interrompere il ricambio generazionale, linfa vitale per ogni ambito di ricerca.

    Non è dunque un caso che l'iniziativa di oggi lanci un messaggio chiaro “Ricerca è futuro”: sopprimere la ricerca, quindi, equivale a spegnere il futuro.

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