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Disegno di legge per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: gli emendamenti proposti dalla FLC CGIL

In vista dell’iter parlamentare del disegno di legge, la FLC CGIL ha consegnato alle forze parlamentari puntuali proposte di emendamenti.

13/11/2024
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Prosegue l’iter dell’A.C. N. 2119 “Conversione in legge del decreto-legge 28 ottobre 2024, n. 160, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. La FLC CGIL aveva già espresso la propria contrarietà alle misure presenti nel provvedimento durante l’audizione del 6 novembre 2024 presso la VII e XI Commissione della Camera dei Deputati e oggi ha presentato alle forze politiche una serie di proposte emendative che sinteticamente elenchiamo.

Cassare l’intero articolo 5 “Disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale” (CUN), che prevede il congelamento e la proroga degli attuali consiglieri CUN. Secondo la FLC CGIL si tratta di una misura che rischia di indebolire l’organo, la sua natura e la sua funzione in un momento di particolare complessità. Il rinnovo dei suoi componenti tramite le elezioni non potrebbe in alcun modo impedire la regolare prosecuzione delle attività del Consiglio. In virtù della sua natura elettiva e dell’autoregolazione del proprio funzionamento, il CUN deve essere parte attiva nel percorso che prevede la sua riforma.

All’articolo 8 “Promozione della internazionalizzazione degli ITS Academy – Piano Mattei”, comma 1, cassare l’intera lettera b). Si rileva la genericità dell’intervento proposto e la deliberata vaghezza delle intenzioni per l'utilizzo dei finanziamenti, visto che le risorse "possono essere utilizzate in via straordinaria, anche in deroga alle priorità individuate". Mancano chiarezza di obiettivi e un preciso cronoprogramma che consentano un monitoraggio sulla gestione di queste risorse. Emendare il comma 2 che è finanziato con il taglio di risorse preziose previste per affrontare temi importanti. Vengono infatti decurtati i fondi per la promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro all'interno all'attività scolastica e universitaria e nei percorsi di formazione oltre ai fondi per l’organizzazione dei concorsi, compresi i compensi ai componenti e ai segretari delle commissioni giudicatrici, con la conseguenza di diminuire nei fatti l'efficacia delle commissioni d’esame, tagliando le disponibilità dei fondi già oggi molto scarsi. L’emendamento propone di reperire le risorse necessarie attingendo dal capitolo relativo alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.

All’articolo 10 “Misure urgenti a favore del personale scolastico” si propone una nuova formulazione del comma 1 Pur mantenendo l’incremento del FMOF di 13.700.000 euro per l'anno 2024, l’emendamento è volto a utilizzare i fondi aggiuntivi per compensare il surplus di attività per DSGA ed Assistenti Amministrativi in supporto alle azioni previste dal PNRR, al fine di raggiungere obiettivi e target previsti, escludendo le azioni “conseguenti alla transizione al nuovo sistema di gestione delle pratiche pensionistiche” (leggi utilizzo applicativo Passweb) che devono essere eliminate dalle competenze amministrative delle scuole.

Proposta di comma aggiuntivo: art. 10 comma 2 “Rimozione dei lavori non pertinenti alla missione scolastica (pensioni, liquidazioni, ricostruzione di carriera)”. Infatti, nel corso degli ultimi vent’anni, i tagli di personale nella pubblica amministrazione (Ministero delle Finanze, INPS, Uffici scolastici territoriali) sono stati compensati con un improvvido scaricamento di tali oneri sulle segreterie scolastiche (peraltro anch’esse colpite dai tagli di organico). Ne è un esempio eclatante l’applicativo Passweb dell’INPS. Si tratta di una prassi scorretta che deve cessare, poiché queste pratiche richiedono una competenza dedicata e specialistica non attribuibile ad operatori scolastici che sono stati assunti con la finalità di essere funzionali ai compiti di istituto (didattica e amministrazione scolastica).

Proposta di comma aggiuntivo: art. 10 comma 3 “Proroga contratti Ata PNRR e Agenda sud fino al 31 dicembre 2026”. Secondo la FLC CGIL, è necessario assicurare la continuità del lavoro al personale Ata assunto per il supporto e la realizzazione degli obiettivi del PNRR e Agenda Sud fino al 31 dicembre 2026. I contratti di questo personale sono scaduti il 15 giugno 2024 per i Collaboratori Scolastici ed il 31 dicembre 2023 per gli Assistenti amministrativi e tecnici; scadenza che non è coerente con lo sviluppo temporale dei progetti che si proiettano fino al 2026.

All’articolo 11 “Disposizioni urgenti per la fornitura dei libri di testo alle famiglie meno abbienti”, emendare il comma 1. Riteniamo positivo l’incremento previsto di 4 milioni di euro per estendere gli interventi per la fornitura gratuita dei libri di testo, ma consideriamo la misura insufficiente a fronte dei reiterati disinvestimenti effettuati sul sistema del diritto allo studio per la riduzione dei divari territoriali e alla dispersione scolastica e per contrastare realmente l'abbandono scolastico e il fenomeno Neet, ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Il disinvestimento nelle regioni del Sud e l’autonomia differenziata rischiano di peggiorare la situazione che meriterebbe ben altri investimenti.

Per la FLC CGIL permane un giudizio fortemente critico sul provvedimento che risulta non essere all’altezza delle premesse e molto lontano dal risolvere i problemi che affliggono scuola e università alle prese con la difficile gestione delle attività e delle azioni legate all’attuazione del PNRR. Gli emendamenti proposti hanno l’obiettivo di ottenere misure che siano di reale sostegno alle famiglie meno abbienti, di supporto alle scuole massacrate dai carichi di lavoro a supporto del PNRR e dalle attività legate all’applicativo Passweb, di sostegno al sistema universitario e al diritto allo studio.