DPCM del 3 dicembre 2020: la sintesi degli interventi sui settori della conoscenza
Le disposizioni in vigore fino al 15 gennaio 2021.
Il 4 dicembre 2020 è entrato in vigore l’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) del 3 dicembre 2020 che prevede specifiche restrizioni finalizzate a ridurre l’impatto della pandemia in corso ormai da mesi nel nostro Paese come in gran parte del mondo.
Come già previsto nel precedente dpcm del 3 novembre 2020 le Regioni sono classificate in tre aree corrispondenti a differenti livelli di criticità.
Dalla data del 6 dicembre 2020, in base alle varie Ordinanze del Ministro della Salute, le Regioni sono così classificate:
Area gialla: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto
Area arancione: Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta
Area rossa: Abruzzo.
L’appartenenza a ciascuna categoria di rischio comporta l’applicazione di specifiche disposizioni e restrizioni inserite nel dpcm.
La classificazione di ciascuna Regione potrà essere suscettibile a cambiamenti nel corso dell’evoluzione della curva epidemica in base a coefficienti determinati dalla combinazione dei diversi parametri a seguito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dai rappresentanti delle Regioni e condiviso con il Comitato tecnico scientifico.
A tal fine è presente l’allegato 25 concernente “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale”, predisposto dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome ed altri, che fornisce elementi generali per fronteggiare in modo ottimale le nuove infezioni da SARS-CoV-2 nella stagione autunno-inverno 2020-2021 alla luce di tutti i possibili scenari epidemici che dovessero delinearsi. Il documento era stato allegato alla circolare del 9 ottobre del Ministero della salute.
Ricordiamo che il dpcm del 3 dicembre 2020 si applica fino al 15 gennaio 2021.
Emergenza Coronavirus: notizie e provvedimenti
Di seguito la sintesi dei contenuti del dpcm relativi ai settori della conoscenza.
Indice cliccabile
- Spostamenti
- Trasporto scolastico. Istituzione del tavolo di coordinamento provinciale
- Trasporti pubblici locali e regionali
- Lavoro agile
- Scuola
- Percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP)
- Università
- Afam
- Attività ludiche, ricreative ed educative
- Concorsi
- Scenari
Spostamenti
Area gialla
- dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo e dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
- è fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma
- nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altro Comune.
Area arancione
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni classificate in quest’area, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
- sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita
- è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.
Area rossa
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni classificate in quest’area salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
- è vietato ogni spostamento all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
- sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
- è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
- il transito sui territori dell’area rossa è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto.
Trasporto scolastico. Istituzione del tavolo di coordinamento provinciale
In considerazione del carico derivante dal previsto rientro in classe degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (dal 7 gennaio 2020), presso ciascuna Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo è istituito un tavolo di coordinamento con il compito di definire il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.
Al tavolo, presieduto dal Prefetto, partecipano
- il Presidente della Provincia o il Sindaco della Citta metropolitana
- gli altri sindaci eventualmente interessati
- i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero dell’istruzione
- i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
- i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano
- i rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico locale.
Il tavolo redige un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni coinvolte nel coordinamento adottano tutte le misure di rispettiva competenza.
Nel caso non si riesca a redigere il documento operativo, il Prefetto ne da comunicazione al Presidente della Regione, che adotta una o più ordinanze, con efficacia limitata al pertinente ambito provinciale, finalizzate a garantire l’applicazione delle misure organizzative strettamente necessarie per il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.
Le scuole secondarie di secondo grado modulano il piano di lavoro del personale ATA, gli orari delle attività didattiche per docenti e studenti, nonché degli uffici amministrativi, sulla base delle disposizioni previste dalle misure adottate sulla base del documento operativo o delle eventuali ordinanze regionali.
Commento
L’Istituzione del Tavolo di Coordinamento prefettizio risulta necessaria se si vuol dare una risposta efficace alla riapertura delle scuole il 7 gennaio. Anzi risulta urgente la loro convocazione con la relativa programmazione dei provvedimenti più idonei da prendere.
Riteniamo però che questi tavoli risultino parziali se non si prevede la presenza delle OO.SS. sia della Scuola che dei Trasporti: infatti avendo ricadute sul lavoro del personale la presenza di coloro che lo rappresentano è fondamentale. Pertanto ci aspettiamo che tali luoghi di coordinamento siano integrati.
Inoltre valutato che il nuovo piano riguardante i trasporti comporterà una rimodulazione degli orari scolastici in termini di ingresso e di uscita per le scuole di secondo grado, le ricadute sul personale scolastico saranno inevitabili e probabilmente dovranno prevedere interventi di implementazione degli organici ATA al fine di garantire l’apertura e il funzionamento degli edifici scolastici.
Trasporti pubblici locali e regionali
A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento. Tale coefficiente sostituisce quelli diversi previsti nei protocolli e linee guida vigenti.
Lavoro agile
Tutte le pubbliche amministrazioni assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato secondo modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione. Deve in ogni caso essere garantita la percentuale del 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità (art. 263 del decreto legge 34/20).
Le amministrazioni pubbliche adottano ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attività in modalità agile anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definite dai contratti collettivi vigenti, e lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale, nei confronti
- dei dipendenti genitori del figlio convivente minore di anni sedici in quarantena disposta dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente,
- per contatti scolastici,
- per contatti all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche
- nell’ambito dello svolgimento di attività sportive di base,
- nell’ambito di attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati
- dei dipendenti genitori del figlio convivente minore di anni sedici nel caso in cui sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza
- nei confronti, di norma, dei lavoratori fragili.
In ogni caso nel predisporre le misure necessarie per l’apertura degli uffici pubblici, le pubbliche amministrazioni assicurano il rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di tutela della salute adottate dalle competenti autorità.
Scuola
Aree gialla e arancione
- l’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sono esentati da tale obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
- le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza. È comunque possibile svolgere attività in presenza
- qualora sia necessario l’uso di laboratori
- in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dalle Linee guida sulla didattica digitale (DM 89/20) e dall’ordinanza relativa agli alunni e studenti con patologie gravi o immunodepressi (OM 134/20), garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
- al fine di mantenere il distanziamento sociale, è esclusa qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa
- le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte solo con modalità a distanza
- il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche, qualora non completato, avviene secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.
- sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
- le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento possono svolgersi solo nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti
- le attività di tirocinio relative ai percorsi di formazione iniziale dei docenti di cui al DM 249/10, possono svolgersi solo nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti.
Area rossa
- l’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, della scuola primaria, del primo anno grado della secondaria e dei servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sono esentati da tale obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
- le attività scolastiche e didattiche delle classi seconda e terza della scuola secondaria di I grado e di tutte le classi della secondaria di II grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza
- è possibile svolgere attività in presenza
- qualora sia necessario l’uso di laboratori
- in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dalle Linee guida sulla didattica digitale (DM 89/20) e dall’ordinanza relativa agli alunni e studenti con patologie gravi o immunodepressi (OM 134/20), garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
- le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte solo con modalità a distanza
- il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche, qualora non completato, avviene secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni
- le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento possono svolgersi solo nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti
- le attività di tirocinio relative ai percorsi di formazione iniziale dei docenti di cui al DM 249/10, possono svolgersi solo nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti.
Commento
Estremamente complessa la predisposizione di attività didattica in presenza assicurata al 75% della popolazione studentesca. Appare una disposizione astratta che non tiene conto dell’unità dell’azione didattica rispetto ai gruppi classe e che ignora la carenza di disponibilità di spazi nelle aule, scaricando, di fatto, la responsabilità di tale disposizione interamente sulle istituzioni scolastiche e sui docenti.
La possibilità di prevedere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, rimanda alle scuole la responsabilità di individuare modalità “in presenza” per mantenere la relazione educativa all’interno, avendo presente che il progetto di inclusione scolastica non può esaurirsi nel rapporto esclusivo alunno-docente, ma che significa stare e fare con gli altri.
Per quanto riguarda la programmazione settimanale, che costituisce orario di servizio dei docenti di scuola primaria, si precisa che: il CCNL scuola 2007 prevede che tale attività venga effettuate in “INCONTRI COLLEGIALI dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni”, ma il team dei docenti non è giuridicamente un “Organo Collegiale”. Gli incontri in oggetto, coinvolgendo gruppi numericamente ridotti di docenti, consentono di essere svolti mantenendo il distanziamento interpersonale necessario per la tutela della salute dei partecipanti. È auspicabile, pertanto, che, soprattutto ai fini della prevenzione del contagio, i Dirigenti Scolastici favoriscano, ove ricorrano le condizioni sopra indicate, lo svolgimento delle riunioni mettendo a disposizione “stanze” virtuali che consentano di svolgere e monitorare l’attività di programmazione a distanza.
Riguardo alle Regioni ricomprese nell’area rossa, è evidente che quanto previsto rischia di creare una cesura tra gli alunni delle classi introducendo differenti modalità di fruizione dell’attività scolastica, anche se la ratio risulta comprensibile. Inoltre, tale organizzazione comporterà una complessità nell’organizzazione del lavoro dei docenti che si ritroveranno a fare attività in presenza ed attività a distanza, con la necessità di conciliare ed armonizzare i tempi di lezione.
Permane la necessità dello svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e il conseguente obbligo come requisito di partecipazione agli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione. Si considera estremamente gravoso tale impegno per le istituzioni scolastiche in un momento in cui risulta difficile garantire la salute e la sicurezza delle studentesse e degli studenti sia all’interno che all’esterno dei locali scolastici.
Percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP)
Gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP sono consentiti, secondo le disposizioni emanate dalle singole Regioni.
Per lo svolgimento delle altre attività didattiche
- nei percorsi erogati dagli istituti professionali valgono le norme sulla secondaria di II grado relative alle varie aree
- nei percorsi erogati dai centri di formazione professionale accreditati valgono le norme definite dalle Regioni.
Università
Aree gialla e arancione
Le Università, sentito il Comitato Universitario Regionale di riferimento, predispongono, in base all’andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che tengono conto delle esigenze formative e dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria. Nel predisporre tali piani devono attenersi alle seguenti disposizioni
- le attività formative e curricolari si svolgono a distanza
- possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio nonché quelle dei laboratori.
Le eventuali attività in presenza consentite si devono svolgere nel rispetto
- delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca, (allegato 18 al DPCM del 3 dicembre),
- sulla base del protocollo per la gestione di casi confermati e sospetti di COVID-19 (allegato 22).
Per gli studenti che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari consentite tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle università con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Le università assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico.
Le assenze maturate dagli studenti non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali e ai fini delle relative valutazioni.
Area rossa
È sospesa la frequenza in presenza delle attività formative e curriculari delle Università fermo in ogni caso il loro proseguimento a distanza.
I corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e le altre attività, didattiche o curriculari, eventualmente individuate dalle Università, sentito il Comitato Universitario Regionale di riferimento, possono proseguire, laddove necessario, anche in modalità in presenza. Tali attività si devono svolgere nel rispetto
- delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca, (allegato 18 al DPCM del 3 dicembre),
- sulla base del protocollo per la gestione di casi confermati e sospetti di COVID-19 (allegato 22).
Afam
Aree gialla e arancione
- le attività formative e curricolari si svolgono a distanza
- possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio nonché quelle dei laboratori.
Le eventuali attività in presenza consentite si devono svolgere, ove compatibili, nel rispetto
- delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca, (allegato 18 al DPCM del 3 dicembre),
- sulla base del protocollo per la gestione di casi confermati e sospetti di COVID-19 (allegato 22).
Per gli studenti che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari consentite tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle istituzioni con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Le istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico.
Le assenze maturate dagli studenti non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali e ai fini delle relative valutazioni.
Area rossa
È sospesa la frequenza in presenza delle attività formative e curriculari delle istituzioni fermo in ogni caso il loro proseguimento a distanza.
Attività ludiche, ricreative ed educative
Prevista la sospensione delle attività dei parchi tematici e di divertimento, mentre l’accesso ai luoghi destinati alle attività ludiche, ricreative ed educative è subordinato all’ausilio di operatori e all’applicazione di specifici protocolli di sicurezza
Commento
Pur essendo misure necessarie per contenere la diffusione del contagio, costituiscono un ulteriore limitazione delle esperienze e delle occasioni di socialità di bambini e adolescenti. Si tratta di aspetti di cui la politica e l’intera società devono farsi carico in prospettiva della ripartenza del Paese, orientando sulle nuove generazioni, che rappresentano il futuro del Paese, consistenti investimenti in termini finanziari e progettuali, a partire dal sistema scolastico.
Concorsi
- è sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni.
- proseguono le procedure in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.
- resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.
Per le ricadute sul concorso straordinario della scuola e le valutazioni della FLC CGIL è possibile consultare questo link.
Scenari per scuole e università
Riportiamo di seguito le parti del documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” relative ai possibili scenari e alle relative misure da adottare su scuole e università.
NB: per incidenza ILI si intende l’incidenza attesa di sindromi simil-influenzali - ILI (Influenza-like Illnesses) che impatteranno contemporaneamente i servizi sanitari.
Nella tabella vengono assegnate delle indicazioni sugli attori coinvolti
N: Livello Nazionale Centrale
R: Livello Regionale
L: Livello Locale.
Scenario 2: situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo
Classificazione del rischio settimanale nella Regione/PA |
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BASSA/MOLTO BASSA |
MODERATA |
ALTA/MOLTO ALTA |
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Trasmissione di SARS-CoV-2 limitata a cluster con catene di trasmissione note |
Numero di casi di infezione da virus SARS- CoV-2 in aumento, presenza di casi a trasmissione locale (non di importazione), alcune catene di trasmissione non note |
Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, graduale aumento della pressione per i Dipartimenti di Prevenzione |
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Obiettivo: contenimento e repressione focolai |
Obiettivo: contenimento e repressione focolai |
Obiettivo: Mitigazione della diffusione del virus |
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NOV. – DIC. 2020 (incidenza ILI attesa MODERATA) |
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GEN. – MAR. 2020 (incidenza ILI attesa MODERATA/ALTA) |
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Scenario 3: Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo
Classificazione del rischio settimanale nella Regione/PA |
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BASSA/MOLTO BASSA |
MODERATA |
ALTA/MOLTO ALTA |
ALTA/MOLTO ALTA |
Trasmissione di SARS-CoV-2 limitata a cluster con catene di trasmissione note |
Numero di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 in aumento, presenza di casi a trasmissione locale (non di importazione), alcune catene di trasmissione non note |
Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, graduale aumento della pressione per i Dipartimenti di Prevenzione |
Trasmissione comunitaria diffusa, Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, a pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione |
Obiettivo: contenimento e repressione focolai |
Obiettivo: contenimento e repressione focolai |
Obiettivo: Mitigazione della diffusione del virus |
Obiettivo: Mitigazione della diffusione del virus, riduzione del numero di casi, porre fine alla trasmissione comunitaria diffusa |
NOV. – DIC. 2020 (incidenza ILI attesa MODERATA) |
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GEN. – MAR. 2020 (incidenza ILI attesa MODERATA/ALTA) |
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Scenario 4: Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo
Classificazione del rischio settimanale nella Regione/PA |
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MODERATA |
ALTA/MOLTO ALTA |
ALTA/MOLTO ALTA |
Numero di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 in aumento, presenza di casi a trasmissione locale (non di importazione), alcune catene di trasmissione non note |
Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, graduale aumento della pressione per i Dipartimenti di Prevenzione |
Trasmissione comunitaria diffusa, Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, a pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione |
Obiettivo: contenimento e repressione focolai |
Obiettivo: mitigazione della diffusione del virus |
Obiettivo: mitigazione della diffusione del virus, riduzione del numero di casi, porre fine alla trasmissione comunitaria diffusa |
NOV. - DIC. 2020 (incidenza ILI attesa MODERATA) |
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GEN. - MAR. 2021 (incidenza ILI attesa MODERATA/ALTA) |
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