La CSEE/ETUCE scrive al governo italiano per supportare i sindacati
Sinopoli ribadisce la richiesta di cancellare le norme per l’accesso diretto alle risorse per le scuole paritarie
Dopo avere già dichiarato la totale contrarietà della FLC CGIL alle norme per l’accesso diretto alle risorse per le scuole paritarie, Francesco Sinopoli, Segretario Generale Nazionale, richiede ancora una volta al governo italiano una marcia indietro.
La CSEE/ETUCE, l’organizzazione europea dei sindacati della conoscenza, con una lettera della propria direttrice Susan Flocken, ha sostenuto e rafforzato le richieste della FLC CGIL e dei due altri sindacati confederali italiani, chiedendo al governo italiano di ritirare le norme in questione, che rischiano di allargare ulteriormente il divario tra gli studenti più abbienti e quelli più bisognosi o marginalizzati.
Susan Flocken dichiara ancora una volta la necessità di un maggiore e reale coinvolgimento delle parti sociali nei processi decisionali, per il bene di tutti gli studenti italiani.
“Da molti punti di vista, il Ministro Fedeli sta cercando di ricostruire un dialogo finalmente corretto con le parti sociali. E’ ora necessario che quanto concordato sul piano politico venga attuato nella pratica effettiva, per il futuro della scuola italiana, che è sempre più il vero baluardo dei valori sociali".
Intanto, per il progetto ERASMUS PLUS è stato pubblicato un volume sulle politiche e le pratiche per eguaglianza e l'inclusione, sia nell'istruzione che attraverso questa, con dati basati sui progetti finanziati dal VI e VII Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo. Le sfide centrali sono considerate proprio gli svantaggi socio economici, la bassa percentuale di partecipazione all'istruzione dell'infanzia, un basso livello di istruzione parentale e un basso supporto familiare e, infine, problematiche di ordine etnico o migratorio. Gli ambiti di applicazione sono invece l'apprendimento permanente (Long Life Learning), competenze e possibilità di occupazione, educazione inclusiva per studenti svantaggiati, equità e efficienza dei sistemi educativi e, soprattutto, il rafforzamento di tutto il personale educativo.