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La Ministra dell’Innovazione si occupa di alternanza scuola-lavoro?

La valorizzazione degli insegnanti e del sistema di istruzione parte dal rispetto delle loro professionalità, della libertà di insegnamento e della capacità di progettazione autonoma delle scuole.

27/09/2019
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Questa mattina Paola Pisano, Ministra dell’innovazione del neo insediato governo Conti, durante una intervista al quotidiano “La Repubblica” ha ritenuto opportuno fare proposte su come i ragazzi delle scuole potrebbero impegnare il tempo previsto per le attività di alternanza scuola-lavoro, ora denominate PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).

Secondo quanto dichiarato, la Ministra proporrà al titolare del MIUR di “usare le 200 ore di alternanza scuola-lavoro degli studenti mandandoli negli uffici pubblici a spiegare il digitale”. Ciò significa che questa attività, oggetto di tante contestazioni negli ultimi anni, oltre a essere imposta per il numero di ore, la presenza e la valutazione durante gli esami di stato, potrebbe essere imposta alle scuole anche per i contenuti da realizzare durante l’anno scolastico. Noi riteniamo, invece, che la professionalità e la competenza dei collegi docenti sia più che adeguata a progettare le attività che le competono.

Sorprende quanto il mondo della scuola possa interessare e coinvolgere, ad eccezione del momento in cui bisogna reperire adeguati finanziamenti perché possa rappresentare un autentico strumento di promozione culturale e sociale.

Al Ministro Fioramonti chiediamo di ascoltare e rispettare libertà di insegnamento e progettualità delle istituzioni scolastiche e di segnare la discontinuità a partire dalle scelte che si troverà a fare da subito, scelte che ricadono sulla quotidianità delle scuole, come appunto i PCTO o l’educazione civica, temi sui quali chiederemo di essere convocati al più presto.