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Legge di bilancio 2023: interventi su scuola, università, ricerca e AFAM

Approvato un provvedimento senza risorse e regressivo. Sintesi dei provvedimenti sui settori della conoscenza.

30/12/2022
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È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 197 del 29 dicembre 2022Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.

Analizziamo le norme che hanno un impatto diretto o indiretto sui settori della conoscenza.
Altri interventi che interessano i nostri settori (contratto, lavoro agile, misure fiscali), di carattere generale (congedi, pensioni, assegno unico universale) o specifici, sono riportati in questa notizia.

SCUOLA

UNIVERSITÀ

RICERCA

AFAM

Scuola

Valorizzazione del personale scolastico

Istituito uno specifico fondo con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico, con particolare riferimento alle attività

  • di orientamento, di inclusione e di contrasto della dispersione scolastica
  • volte a definire percorsi personalizzati per gli studenti
  • svolte in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I criteri di utilizzo sono definiti con decreto del Ministro dell’istruzione, sentite le organizzazioni sindacali, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio.
(art.1 comma 561)
 

Misure per la riforma della definizione e riorganizzazione del sistema della rete scolastica

Il decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata, per la determinazione, a decorrere dall’a.s. 2024/2025, dei criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni, deve essere adottato entro il 31 maggio dell’anno solare precedente all’anno scolastico di riferimento. Inoltre ai fini del raggiungimento dell’accordo, lo schema del decreto deve essere trasmesso dal Ministero alla Conferenza unificata entro il 15 aprile. Le regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto, provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto. Con deliberazione motivata della regione può essere determinato un differimento temporale di durata non superiore a trenta giorni.
La mancata adozione del suddetto decreto del Ministro dell’istruzione entro il 31 maggio comporta che il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni siano definiti con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze entro il 30 giugno sulla base di un coefficiente indicato dal decreto medesimo non inferiore a 900 e non superiore a 1000, e tenuto conto

  • dei parametri, su base regionale, relativi al numero degli alunni iscritti nelle istituzioni scolastiche statali
  • dell’organico di diritto dell’anno scolastico di riferimento,

integrato dal parametro della densità degli abitanti per chilometro quadrato, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.
Previsto un parametro perequativo, determinato in maniera da garantire a tutte le regioni, nell’anno scolastico 2024/2025, almeno il medesimo numero di istituzioni scolastiche, calcolato sulla base di un parametro ed entro limiti ivi indicati. Si prevede, inoltre, al fine di garantire una riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche per ciascuno degli anni scolastici considerati, l’applicazione, per i primi sette anni scolastici, di un correttivo non superiore al 2 per cento anche prevedendo forme di compensazione interregionale.
Introdotta una disposizione che prevede che il fondo istituito a seguito dei risparmi determinati dalla riduzione delle autonomie scolastiche, confluiscano anche le eventuali economie derivanti dall’applicazione dell’art. 1, comma 978, della legge n. 178 del 2020, in materia di dirigenti scolastici per le istituzioni situate nelle piccole isole, nei comuni montani o nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.
Infine, è prevista che le contrattazioni integrative regionali per la definizione delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022, possono innalzare la percentuale delle risorse complessive del Fondo unico nazionale della dirigenza scolastica destinata alla retribuzione di posizione e ai compensi per gli incarichi di reggenza delle istituzioni sottodimensionate e prevista dall’art. 42, comma 3, del CCNL Area istruzione e ricerca 8 luglio 2019, esclusivamente al fine di evitare la ripetizione di somme già erogate in favore dei dirigenti scolastici negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022.
(art. 1 commi 557-559)
 

Promozione dell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche nelle istituzioni scolastiche

In attuazione del PNRR, Missione 4 «Istruzione e ricerca» – Componente 1 «Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università», la legge di bilancio prevede una serie di misure volte a promuovere e potenziare le competenze e le discipline STEM in tutti i livelli del sistema educativo di istruzione e formazione, con particolare attenzione a favorire il riequilibrio di genere.

In particolare il Ministero dell’istruzione promuove le seguenti misure

  • definizione entro il 30 giugno 2023 di linee guida per l’introduzione nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia di azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative
  • azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alle famiglie, in particolare per incoraggiare la partecipazione ai percorsi di studio nelle discipline STEM, principalmente delle alunne e delle studentesse, superando gli stereotipi di genere
  • creazione di reti di scuole e di alleanze educative per la promozione dello studio delle discipline STEM e delle competenze digitali
  • iniziative extrascolastiche per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado utilizzando le risorse della legge 440/97
  • protocolli con le regioni per il riconoscimento di borse di studio per la formazione nelle discipline STEM e nel campo digitale
  • iniziative per la promozione di tali competenze all’interno dei percorsi di istruzione degli adulti.

Con una integrazione della Legge 99/22 sugli ITS è rafforzato il riferimento all’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nell’ambito delle linee di azione nazionali individuate dal Comitato nazionale ITS Academy.
Inoltre, nell’ambito della formazione continua obbligatoria e di quella continua incentivata dei docenti di ruolo saranno previste specifiche iniziative formative dedicate alle discipline STEM, alle competenze digitali e alle metodologie didattiche innovative.
Infine, nell’ambito dei percorsi di orientamento di cui al D. Lgs. 21/08, deve essere prevista la conoscenza delle aree disciplinari relative alle materie STEM.
(art. 1 commi 548-554)
 

Orientamento

I percorsi di orientamento si inseriscono strutturalmente nella scuola di I e II grado utilizzando

  • gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 e dalle norme di riordino della secondaria di II grado (D.Lgs. 61/17, Dpr 88 e 89 del 2010)
  • gli specifici strumenti di supporto all’orientamento, individuati dalle linee guida adottate con decreto del Ministro dell’istruzione per potenziare le azioni nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A partire dall’anno scolastico 2023/2024, nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, le attività di orientamento consistono in moduli curricolari anche superiori a trenta ore nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente e nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa, da inserire anche nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado e in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, le attività orientamento consistono in moduli di trenta ore da svolgere in orario curricolare o extracurricolare, anche all’interno di progetti già in essere nell’istituzione scolastica.
Sono previsti interventi specifici di orientamento nella secondaria di I e II grado per gli alunni con disabilità certificata (e non solo nell’ultimo anno della secondaria di I grado e negli ultimi due anni della secondaria di II grado).
(art. 1 comma 555)
 

Scuola di Alta Formazione

Le nomine del Presidente, del direttore generale e dei 7 componenti del comitato scientifico internazionale della Scuola di Alta Formazione devono essere effettuate entro il 1° marzo 2023.
(art. 1 comma 556)
 

Reddito di cittadinanza e obbligo di istruzione

Dal 1° gennaio 2023 e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l’erogazione del reddito di cittadinanza ai beneficiari compresi nella fascia di età dai 18 ai 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico di cui all’art. 1, comma 622, della L. 296/2006, secondo cui l’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria, è condizionata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo.
Viene demandata ad apposito protocollo la definizione delle azioni volte a facilitare l’iscrizione ai percorsi erogati dai CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti).
L’intervento è effettuato nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. (art. 1 comma 316)
 

Disposizioni in materia di edilizia scolastica

Stanziati 1 milione di euro, per il 2023, per avviare attività di ricognizione e valutazione di strutture scolastiche in dismissione, dotate di apposito certificato di agibilità, da destinare allo svolgimento delle attività scolastiche per l’anno scolastico 2023/2024. Con decreto del Ministro dell’istruzione, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, sono definiti i criteri e le modalità di ripartizione delle relative risorse.
(art. 1 comma 560)

 

Revisori dei conti

I revisori dei conti delle istituzioni scolastiche svolgono l’attività di attestazione della pubblicazione, della completezza, dell’aggiornamento e dell’apertura del formato di ciascun documento, dato ed informazione pubblicati da parte delle medesime istituzioni, prevista dall’art. 14, comma 4, lett. g) del decreto legislativo n. 150 del 2009. A tal fine quota parte del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, pari a 4,2 milioni di euro (annui), sia destinata, a decorrere dall’anno 2023all’incremento dei compensi dei revisori dei conti delle istituzioni scolastiche.
(art. 1 comma 562)
 

Dirigenti tecnici del Ministero dell’Istruzione

Posticipati dal gennaio 2021 al 2024 l’assunzione dei primi 59 dirigenti tecnici a tempo indeterminato del Ministero dell’istruzione dal 2023 al 2025 l’assunzione dei restanti 87 previsti dall’art. 2, commi 3 e 4, del D.L. 126/2019
Prorogato dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024 il termine di durata massima degli incarichi temporanei di dirigenti tecnici già attribuiti o da conferire da parte del Ministero dell’istruzione, nelle more dello svolgimento del relativo concorso previsto dal D.L. 126/2019.
(art. 1 commi 885 e 886)
 

Personale docente e amministrativo madrelingua della Scuola europea di Brindisi

Integrato l’art. 6 del decreto-legge n. 243 del 2016 (L. 18/2017) aggiungendo allo stesso il comma 1-ter, il quale autorizza la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 per provvedere alla stipula di contratti a tempo determinato per il personale docente o amministrativo madrelingua o esperto con riferimento alla Scuola europea di Brindisi. Pertanto per il periodo 2023-2025 le risorse disponibili per il funzionamento di tale scuola, sono pari a € 1.577.523.
(art. 1 comma 717)

Università

Penalizzazioni economiche per le università che non rispettino il fabbisogno finanziario programmato

Come è noto le università statali concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, per il periodo 2019-2025, garantendo che il fabbisogno finanziario da esse complessivamente generato in ciascun anno non sia superiore al fabbisogno realizzato nell’anno precedente, incrementato del tasso di crescita

  • del prodotto interno lordo (PIL) reale stabilito dall’ultima NADEF
  • delle maggiori risorse assegnate, in ciascun anno di riferimento, al Fondo per il finanziamento ordinario delle università

A decorrere dall’anno 2023, per le Università che non hanno rispettato il fabbisogno finanziario programmato nell’esercizio precedente, il Ministero dell’università e della ricerca prevede, tra i criteri di ripartizione delle risorse ordinarie, penalizzazioni economiche commisurate allo scostamento registrato, nel rispetto del principio di proporzionalità.
La legge di bilancio 2023 prevede che le suddette penalizzazioni economiche avvengano solo se l’intero comparto universitario per ciascun anno non rispetti gli obiettivi di finanza pubblica. Tale disposizione si applica al periodo 2022-2025 e non più a decorrere dal 2023.
(art. 1 comma 564)
 

Risorse per le borse di studio destinate a studenti universitari e AFAM

Incrementato di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, da destinare agli studenti universitari AFAM, anche al fine di dare continuità alle misure adottate nell’ambito del PNRR.
(art. 1 comma 566)
 

Fondo alloggi studenti universitari fuori sede

Previsto incremento di 4 milioni di euro per il 2023 e 6 milioni di euro (annui) a decorrere dal 2024 del Fondo (art. 1, comma 526 della legge n. 178 del 2020) finalizzato a corrispondere un contributo per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede di università statali.
(art. 1 comma 580)
 

Disposizioni in materia di borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità

A decorrere dal 1° gennaio 2023 gli importi delle borse di studio percepite dagli studenti universitari con disabilità non si computano ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per la percezione di una serie di altre provvidenze (l’assegno mensile di assistenza in favore di invalidi civili parziali, la pensione in favore degli invalidi civili totali, dei sordi e dei ciechi civili assoluti e parziali, nonché dell’eventuale maggiorazione prevista dall’articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448).
(art. 1 comma 579)
 

Università a vocazione collegiale

Incrementato di 5 mln di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 lo stanziamento del Fondo per la valorizzazione delle università a vocazione collegiale di cui all’articolo 1, comma 523, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

Per le annualità 2023, 2024 e 2025, il Fondo è ripartito, per una quota del 50 per cento, in ragione del rapporto tra studenti iscritti all’ateneo e posti riservati nei collegi agli studenti iscritti all’ateneo e, per una quota del 50 per cento, in ragione dell’impegno economico sostenuto per la formazione degli studenti, delle caratteristiche organizzative degli stessi nonché della polifunzionalità degli spazi disponibili e dei servizi offerti. Non sono ammessi al riparto di tale fondo gli istituti d’istruzione superiore a ordinamento speciale e le istituzioni della formazione superiore che ricevono ordinariamente contributi dallo Stato per il sostegno alla residenzialità.
(art.1 commi 582 e 583)
 

Fondi per il rafforzamento delle Scuole Superiori d’Ateneo

Autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2023, e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a beneficio delle seguenti Scuole superiori a ordinamento speciale e Scuole superiori d’Ateneo del sistema universitario

  1. Collegio superiore – Università di Bologna;
  2. Scuola di studi superiori C. Urbani – Università di Camerino;
  3. Scuola superiore dell’Ateneo di Catania;
  4. Istituto universitario di formazione interdisciplinare (ISUFI) – Università del Salento;
  5. Scuola di studi superiori «G. Leopardi» – Università di Macerata;
  6. Scuola Galileiana di studi superiori – Università di Padova;
  7. Scuola superiore di studi avanzati – La Sapienza di Roma;
  8. Scuola di studi superiore «F. Rossi» – Università di Torino;
  9. Scuola superiore dell’Università degli studi di Udine;
  10. Collegio internazionale Ca’ Foscari – Università di Venezia.

Il MUR, con proprio decreto, provvederà a ripartire le risorse in parti uguali fra tali enti.
(art. 1 commi 586-587)
 

Misure relative alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti

Innalzata per università e gli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti dal 20% al 30% (come previsto per le università statali dall’art. 60 del D.L. 69/2013, così equiparandole) la quota massima di risorse destinata a fini premiali per la qualità della didattica e della ricerca
(art.1 comma 572)
 

Contributo per la riqualificazione straordinaria degli immobili dell’Università degli studi di Trieste

Modificato l’art. 8, comma 3, primo periodo, del decreto-legge n. 139 del 2021 (L. 205/2021), nel senso di prevedere che le risorse ivi previste per la rifunzionalizzazione di uno specifico immobile siano destinate anche per l’ulteriore sostegno per interventi di riqualificazione ovvero di manutenzione straordinaria degli immobili dell’Università degli studi di Trieste o concessi alla stessa in uso perpetuo e gratuito per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali.
(art.1 comma 567)
 

Contributo all’Istituto universitario di studi superiori di Pavia

Stanziate risorse per l’istituto di istruzione superiore a ordinamento speciale I.U.S.S.-Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia. In particolare viene incrementato il fondo di funzionamento ordinario, quota base, di 4 milioni di euro per l’anno 2023, e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, al fine di sostenerne la sostenibilità dello sviluppo, comprensivo dei necessari investimenti infrastrutturali.
(art.1 comma 581)
 

Fondi per il progetto della Scuola europea di industrial engineering and management

Autorizzata la spesa di 250.000 euro per l’anno 2023, e di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 finalizzata a promuovere il progetto della Scuola europea di industrial engineering and management, prevista dall’art.1, comma 244, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Le modalità attuative del progetto e le modalità di impiego delle risorse, sono stabilite in apposita convenzione tra la Scuola europea di industrial engineering and management e il Politecnico di Bari.
(art. 1 comma 585)
 

Borse di studio per la formazione dei medici di medicina generale

Incrementate di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 le disponibilità vincolate sul Fondo sanitario nazionale per l’attivazione di ulteriori borse di studio per i medici di medicina generale che partecipano a corsi di formazione specialistica.
(art. 1 comma 588)
 

Modifica del regime di erogabilità del finanziamento in favore delle università per il trattamento economico degli specializzandi

Incrementata dall’80 al 90 per cento la percentuale massima dell’anticipo consentito sul finanziamento della formazione dei medici specialisti, nelle more dell’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce e assegna alle Università le risorse previste.
(art. 1 comma 542)
 

Estensione al 2027 dei contributi ai policlinici universitari non statali

Disposta l’estensione fino al 2027 (attualmente fino al 2024) del vigente finanziamento di 35 milioni di euro per i policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali, a titolo di concorso statale al finanziamento degli oneri connessi allo svolgimento delle attività strumentali necessarie al perseguimento dei fini istituzionali (art. 1 comma 543)
 

Risorse per l’assistenza informatica del MUR nell’attuazione del PNRR

Ai fini di dare continuità ai servizi di supporto specialistico in essere presso l’Unità di Missione del PNRR MUR e le diverse Direzioni Generali del MUR coinvolte nell’attuazione del Piano (servizi professionali di assistenza tecnica per la trasformazione digitale, il data management, la definizione di strategie e soluzioni per il cloud e per la cybersicurezza) sono stanziati 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
(art.1 comma 565)

Ricerca

Progressioni di carriera per ricercatori e tecnologi negli EPR vigilati dal Ministero dell’università e della ricerca

Le risorse previste dell’art. 1, comma 310, lett. b), della L. 234/2021 (30 milioni di euro) destinate alla promozione dello sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi di ruolo di terzo livello in servizio, sono ripartitie sulla base dei criteri stabiliti con decreto del MUR.
Le risorse non ancora assegnate sono ripartite tra gli enti e le istituzioni di ricerca vigilati dal MUR con decreto dirigenziale in proporzione alle assegnazioni ordinarie dell’anno 2022, di cui al fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca.
(art. 1 commi 573 e 574)
 

Contributo CNR

Riconosciuto al CNR un contributo straordinario, per l’anno 2023, di 15 milioni di euro. Le risorse sono prelevate dall’autorizzazione di spesa di cui all’art. 10 della legge n. 370 del 1999, in materia di rifinanziamento di leggi e norme per gli enti di ricerca.
(art.1 commi 568 - 569)
 

Compensi e rimborsi spese ai componenti di commissioni e comitati

I compensi e rimborsi spese ai componenti di commissioni e comitati, nonché ad esperti tecnico-scientifici e amministrativi-contabili incaricati delle procedure di selezione e della valutazione di programmi e progetti di ricerca, di cui all’art. 5, comma 1, del decreto-legge n. 212 del 2002 (L. 268/2022) sono determinati con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio.
(art. 1 comma 570)
 

Finanziamento attività strategiche dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)

Autorizzata la spesa di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 finalizzata all’espletamento delle attività strategiche dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
(art. 1 comma 701)
 

Disposizioni per il completamento della Carta geologica d’Italia

Assegnato al Dipartimento per il servizio geologico d’Italia dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) un contributo di 6 milioni di euro per l’anno 2023 e 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per il completamento della Carta geologica ufficiale d’Italia alla scala 1:50.000 (Progetto CARG), la sua informatizzazione e le attività ad essa strumentali.
Le attività sono coordinate dal Dipartimento per il servizio geologico d’Italia dell’ISPRA e svolte in collaborazione con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con istituti e dipartimenti universitari, con il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e con l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica (OGS), mediante la stipula di convenzioni.
Una quota non superiore al 5 per cento degli stanziamenti annuali sopra indicati può essere destinata ad ISPRA per oneri di carattere generale connessi alle attività di completamento della Carta geologica ufficiale d’Italia, all’acquisto di apparecchi scientifici e materiali di documentazione, alle spese occorrenti per fronteggiare i compiti di carattere esecutivo connessi al rilevamento, all’aggiornamento e alla pubblicazione della Carta geologica d’Italia.
Il Dipartimento per il servizio geologico d’Italia dell’ISPRA, prima di avviare le attività di completamento della Carta geologica ufficiale d’Italia, rende note in apposito atto le aree non ancora coperte dalla nuova cartografia CARG allo scopo di programmare, in collaborazione con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, i lavori per il completamento dell’intero progetto, nel limite delle risorse stanziate.
Istituito nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il «Fondo per il completamento della carta geologica d’Italia», destinato all’ISPRA, con una dotazione di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e di 12 milioni per ciascuno degli anni 2024-2025, al fine di procedere al completamento della Carta geologica d’Italia (Carg) quale infrastruttura di ricerca strategica al raggiungimento degli obiettivi finalizzati ad uno sviluppo sostenibile, in considerazione dell’estrema vulnerabilità del territorio italiano.
(art. 1 commi 702-706)

AFAM


Incrementati di 1 milione di euro annui, a decorrere dal 2023, i fondi destinati al funzionamento amministrativo e alle attività didattiche finalizzati a sostenere gli studenti delle istituzioni AFAM con disabilità, con invalidità superiore al 66 per cento e con disturbi specifici di apprendimento, avvalendosi di docenti opportunamente formati attraverso percorsi specifici post lauream universitari come tutor accademici specializzati in didattica musicale inclusiva.
(art. 1 comma 584)