Manovra: allo sciopero generale CGIL aderiscono anche iscritti CISL e UIL
La Confederazione diffonde i risultati di un sondaggio Tecnè sulla mobilitazione di domani che evidenziano come il 78,6% degli intervistati boccia il governo.
Da www.cgil.it
Il 63,7% dei lavoratori dipendenti intervistati su un campione rappresentativo del mondo del lavoro dipendente condivide i motivi dello sciopero generale della CGIL di domani, 6 settembre. Tra gli intervistati l'81,6% sostiene di essere informato sullo sciopero, mentre l'82,1% esprime un giudizio negativo sulla manovra finanziaria del governo. Le stesse persone ammettono di essere molto preoccupate degli effetti attuali e futuri della crisi economica e ben il 62,7% dichiara di avere paura di poter perdere il proprio posto di lavoro. Sempre dalle risposte del campione, apprendiamo che l'84,2% degli intervistati (tutti lavoratori dipendenti pubblici e privati) è stato costretto a ridurre i consumi perché lo stipendio (o il salario) è insufficiente.
Sono questi i principali risultati di un sondaggio realizzato per conto della CGIL dalla società Tecnè sullo sciopero generale di domani. Il sondaggio si è basato su 2000 interviste telefoniche, per un campione rappresentativo per quote dell'universo di riferimento. I criteri di calcolo e l'articolazione del campione lo rendono rappresentativo dell'universo di riferimento (il mondo del lavoro dipendente), sia per comparti lavorativi, sia per sesso, classi di età, aree geografiche e dimensioni delle imprese. Vai su www.cgil.it ai risultati del sondaggio in dettaglio o scarica il rapporto completo in formato .pdf.
La percentuale alta di condivisione dei motivi dello sciopero (che ovviamente non si traduce direttamente in adesione effettiva) travalica l'area di riferimento dei tesserati CGIL. Nelle tabelle che alleghiamo si può infatti vedere come oltre un 85,9% di adesione allo sciopero è compreso tra i tesserati CGIL, ma troviamo anche un 52,6% di iscritti CISL, un 34,6% di iscritti alla UIL e un 28% circa di iscritti all'UGL. C'è poi anche un 62,8% di non iscritti e un 56% di iscritti a sindacati diversi.
Sempre dal sondaggio di Tecnè, alla domanda sull'adeguatezza del governo Berlusconi, il 78,6% risponde che l'attuale governo non è adeguato ad affrontare la crisi. I risultati del sondaggio Tecnè sono abbastanza in sintonia con un analogo sondaggio dell'Atlante Politico di Demos condotto su un campione rappresentativo della popolazione nazionale e commentato oggi da Ilvo Diamanti. La differenza tra i due sondaggi riguarda i campioni di riferimento. Quello di Tecnè riguarda solo il mondo del lavoro dipendente, quello di Demos un campione rappresentativo del cittadino medio italiano. I giudizi sul governo sono coincidenti.