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Nadef: una prima analisi delle misure sui settori della conoscenza

Si preannunciano nuove risorse per i rinnovi contrattuali. Ritorna inopinatamente in campo l’autonomia differenziata. L’impatto della spesa pubblica in istruzione in rapporto al PIL, continuerà ad essere bassa.

05/10/2021
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Il 29 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef) del 2021.

Il Nadef contiene l’indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa. Si tratta pertanto di un documento assai rilevante per comprendere il quadro complessivo degli interventi previsti nella prossima legge di bilancio. A questo link una breve guida per orientarsi nel complesso iter di elaborazione e approvazione della legge di bilancio.

Di seguito una sintesi delle misure attese e sulle ricadute sui settori della conoscenza.

Prodotto Interno Lordo (PIL)

La previsione annuale del Prodotto Interno Lordo per il 2021 sale dal 4,5 per cento ipotizzato nel Documento di Economia e Finanza di aprile al 6,0 per cento. La crescita del 2022 è invece rivista al ribasso, dal 4,8 per cento al 4,2, principalmente per via del più elevato punto di partenza.

Deficit

Il deficit previsto per 2021 è pari 9,4 per cento del PIL, in discesa dal 9,6 per cento registrato nel 2020. La nuova stima per il 2021 è nettamente inferiore all’11,8 per cento previsto nel DEF. Anche il deficit nel prossimo triennio nettamente più basso in confronto alla previsione programmatica del DEF, giacché l’indebitamento netto del 2022 scende dal 5,9 per cento al 4,4 per cento del PIL, quello del 2023 passa dal 4,3 per cento al 2,4 per cento, e nel 2024 si arriva al 2,1 per cento del PIL anziché al 3,4 per cento previsto nel DEF.

Legge di bilancio

La previsione tendenziale aggiornata dell’indebitamento netto per il triennio 2022-2024, sensibilmente più bassa di quella del DEF, consente di liberare un ammontare di risorse pari a circa 1,2 punti percentuali del PIL nel 2022, 1,5 punti percentuali nel 2023 e 1,2 punti percentuali nel 2024, ossia oltre 22 miliardi per il 2022, oltre 29 miliardi per il 2023 e oltre 24 miliardi per 2024. A tal fine le risorse di bilancio verranno crescentemente indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione.

Nella prossima legge di bilancio

  • saranno destinate risorse aggiuntive ai rinnovi dei contratti pubblici
  • con riferimento ai servizi asili nido, l’obiettivo sarà quello di assicurare che almeno il 33 per cento della popolazione di bambini residenti ricompresi nella fascia di età da tre a 36 mesi possa usufruire nel 2026 del servizio su base locale
  • saranno introdotte misure volte a potenziare il trasporto scolastico di studenti disabili delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Riguardo ai redditi da lavoro dipendente nel pubblico impiego, la crescita prevista, pari al 3,2 per cento nel 2021 e al 5,2 per cento nel 2022, riflette soprattutto le ipotesi sui rinnovi contrattuali del pubblico impiego della tornata 2019-2021 ed il pagamento dei relativi arretrati. Nel 2023, i redditi da lavoro dipendente sono attesi ridursi del -2,9 per cento e tornare a salire lievemente dello 0,3 per cento nel 2024.

Disegni di Legge collegati

A completamento della manovra di bilancio 2022-2024, il Governo dichiara 23 Disegni di legge collegati     alla decisione di bilancio. Di seguito i provvedimenti che impattano direttamente sui sistemi della conoscenza

  • DDL "Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, comma 3, Costituzione"
  • DDL recante "legge quadro per le disabilità"
  • DDL delega riforma fiscale
  • DDL per l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  • DDL in materia di titoli universitari abilitanti (cd. DDL "lauree abilitanti"), AC2751 - AS2305
  • DDL "Valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca".

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Un capitolo rilevante è dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Come è noto la versione finale del Piano definita con la Commissione Europea comporta uno spostamento di flussi di spesa dal primo triennio del Piano verso il secondo ossia dal 2024 in poi.

In particolare in agosto, in seguito all’approvazione del PNRR da parte del Consiglio dell’Unione Euroea, l’Italia ha ricevuto il pagamento dell’anticipo di sovvenzioni e prestiti del RRF (pari a complessivi 24,8 miliardi). Nel Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, è stato presentato il primo Rapporto di monitoraggio su tutte le misure del PNRR che prevedono una milestone o un target (M&T) da conseguire entro il 31 dicembre 2021, al fine di ottenere la prima tranche di finanziamenti (sovvenzioni e prestiti). Si tratta nello specifico di 51 misure, distinte tra riforme ed investimenti. Nella tabella che segue le misure che riguardano la Missione 4 “Istruzione e Ricerca”.

Allegato
PNRR: MILESTONE & TARGET_AL 31.12.2021

Missione/ Componente

Amministrazione titolare

Tipologia intervento

Misura correlata (riforma o investimento)

Denominazione

Trimestre

Anno

Stato attuazione

M4C2

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)

Investimento

Investimento
2.1 - IPCEI

Varo dell’invito a manifestare interesse per l’identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI
microelettronica

2

2021

conseguito

M4C2

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)

Investimento

Investimento 1 -
Transizione 4.0

Entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d’imposta Transizione
4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico

4

2021

in corso

M4C1

Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)

Riforma

Riforma 1.5: Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6: Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni; Riforma 4.1: Riforma dei dottorati

Entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati.

4

2021

in corso

M4C1

Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)

Investimento

Investimento 1.7 –

Borse di studio per l’accesso all’università

Entrata in vigore di decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l’accesso all’istruzione terziaria.

4

2021

in corso

M4C1

Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)

Riforma

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Entrata in vigore della legislazione volta a modificare le norme vigenti in materia di alloggi per studenti.

4

2021

in corso

Spesa pubblica in istruzione

Da segnalare, infine, come l’incidenza percentuale della spesa pubblica in istruzione rispetto al Prodotto interno lordo tenderà ulteriormente a calare nei prossimi anni.

2010

2015

2020

2025

2030

2035

2040

2045

2050

2055

2060

2065

2070

Istruzione

3,9

3,6

3,9

3,5

3,3

3,2

3,2

3,3

3,3

3,3

3,3

3,2

3,2

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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