DDL Concretezza: scuola, università, ricerca e Afam devono stare fuori dai controlli biometrici
Occorre cambiare profondamente i contenuti del decreto: i docenti precari e gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA non devono sostenere la preselezione nei concorsi.
La FLC CGIL, in previsione della discussione parlamentare sul Decreto Concretezza, ha presentato le proprie proposte emendative in coerenza con quanto già argomentato nel corso dell’audizione tenutasi alla Camera.
Con le proposte emendative la FLC CGIL ha ribadito le seguenti richieste:
- escludere l’intero comparto Istruzione e Ricerca dall’impiego di misure finalizzate al contrasto dell’assenteismo, giacché questi settori sono composti da figure professionali dotate di ampia autonomia di lavoro oltre che dalla libertà di insegnamento e di ricerca. Senza contare i costi che verrebbero posti a carico delle stesse istituzioni, sottraendo preziose risorse che potrebbero essere destinate ad interventi a beneficio della qualità dell’istruzione e della ricerca
- estromettere, oltre il personale docente, anche tutto il personale ATA dal campo di utilizzo dei sistemi di verifica biometrica dell’identità e di video sorveglianza, in quanto facenti parte della medesima Comunità educante
- escludere i Dirigenti scolastici da questi controlli, assurdi e offensivi per il libero esercizio della funzione dirigenziale che, come in ogni campo della pubblica amministrazione, e ancor di più nella scuola, può dispiegarsi solo come impegno professionale di responsabilità che nulla ha a che vedere con un orario di ingresso (tesi peregrina sostenuta dalla Ministra) e tanto meno con una durata calcolabile in termini orari
- estendere le previste semplificazioni di prove concorsuali, ai docenti già abilitati di seconda fascia, ai docenti di terza fascia con tre annualità di servizio e al personale Assistente amministrativo facente funzione di DSGA: questo personale è già fornito di esperienza professionale maturata dopo numerosi anni di servizio nella scuola. E ciò anche in considerazione del fatto che vi è l’esigenza di coprire i posti disponibili già a settembre 2019 evitando così di interrompere la continuità didattica e del servizio.
La FLC CGIL chiede un forte e concreto segnale di svolta e attenzione nei confronti del personale dell’istruzione poiché è inaccettabile che si continui ad intervenire con lo strumento legislativo su materie di stretta competenza contrattuale.
Per questo continueremo a contrastare in ogni modo questa politica gestionale autoritaria dei settori della Conoscenza che svilisce la professionalità e la dignità del personale ivi impegnato.