Anticipo TFS/TFR: dopo i due pareri di sospensione del Consiglio di Stato, finalmente dovremmo essere arrivati all'atto finale
È importante restituire a tutti i lavoratori del pubblico impiego tempi brevi per la riscossione del TFS/TFR.
La Ministra Fabiana Dadone ha annunciato che la Corte dei Conti ha registrato definitivamente il DPCM che fissa le regole per ottenere quanto disposto all’articolo 23 del DL 4/19 (così detta quota 100) in merito all'erogazione anticipata, tramite prestito bancario, del TFR/TFS fino a 45.000, per coloro che sono andati in pensione con i requisiti della quota 100 o della Riforma Fornero.
Dalle dichiarazioni rilasciate, dopo oltre un anno di attese, si capisce che dovrebbe realizzarsi la condizioni per poter attivare le procedure previste che comunque richiederanno gli ultimi adempimenti relativi all'accordo con l'ABI, rappresentante delle banche.
Nella convenzione con ABI saranno determinati gli interessi previsti nel DL originario che li fissava ad un massimo del Rendistato (rendimenti di un paniere dei Titoli di Stato), attualmente all’1,40%.
Resta l'ingiustizia per i dipendenti pubblici di non poter entrare in possesso in tempi celeri del proprio TFR/TFS, maturato negli anni di servizio. Il provvedimento quindi offre una opportunità alle persone, ma non sana una norma che punisce il personale del pubblico impiego, insieme ad altre norme assurde come la trattenuta sui primi giorni di malattia.
Le nostre strutture FLC CGIL e il nostro patronato INCA CGIL sono a disposizione per i chiarimenti del caso.