Manovra: pensioni, l'attacco ai diritti del lavoro passa anche attraverso la divisione dei lavoratori
Accolto un emendamento che introduce, per i settori privati, una parziale anche se ancora inadeguata gradualità nel superamento delle cosiddette quote, e nell'innalzamento dell'età del pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici.
Di tutti gli emendamenti presentati sul tema delle pensioni, è stato accolto un parziale miglioramento per i lavoratori e le lavoratrici del privato. Leggi la nota di Vera Lamonica e Nicola Nicolosi, Segretari confederali CGIL.
La FLC CGIL, che rappresenta sia i lavoratori del pubblico che del privato, evidenzia come anche a questo Governo cosidetto tecnico appartenga la logica del divide et impera.
La FLC CGIL porta avanti la sua battaglia in difesa del sistema della previdenza pubblica e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori senza discriminazioni. Ritiene perciò inaccettabile il continuo attacco ai lavoratori del pubblico impiego e dei comparti della Conoscenza, che ha l'obiettivo preciso dello smantellamento dello Stato sociale che si avvale del lavoro pubblico, garantendo pari opportunità a tutti i cittadini.
Per questo l'operazione è ancora più grave di quello che appare, per questo la CGIL e la FLC CGIL continueranno con forza la loro battaglia affinché vengano riconosciuti i diritti a tutti i lavoratori e lavoratrici, al di là del loro settore di appartenenza.
Una ragione in più per lo sciopero dei settori pubblici e della conoscenza proclamato unitariamente da CGIL, CISL e UIL per lunedì 19 dicembre con queste modalità:
- scuola statale, un'ora al termine delle lezioni o del servizio e per il personale docente con turno pomeridiano, alla prima o ultima ora di lezione (leggi la nota operativa unitaria)
- scuola non statale e formazione professionale, un'ora al termine delle lezioni o del servizio
- università, ricerca e AFAM, intera giornata.