Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Attualità » Rendiconto generale dello Stato 2022: i principali dati relativi al Ministero dell’Istruzione

Rendiconto generale dello Stato 2022: i principali dati relativi al Ministero dell’Istruzione

Provvedimento in discussione in Parlamento. Spesi 400 milioni di euro in più per supplenze e posti in deroga sul sostegno. Utilizzati 186 milioni di euro dei fondi PNRR.

21/08/2023
Decrease text size Increase  text size

Il Senato ha approvato il Disegno di Legge concernente il Rendiconto generale dello Stato relativo al 2022. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Attraverso questo strumento il Governo adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria a chiusura dell’anno finanziario.

Il rendiconto generale dello Stato è costituito da due parti:

  1. il conto del bilancio, che espone l’entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;
  2. il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.

Analizziamo le risultanze più significative che riguardano il Ministero dell’Istruzione.

Missione istruzione scolastica

Per la Missione “Istruzione scolastica” le risorse stanziate in termini di competenza sono pari a € 55.191.187.100,90 di cui € 53.054.623.456,86 pagati ed € 2.136.563.644,04 da pagare.

La consistenza dei residui passivi finali (ossia le spese impegnate ma rimaste da pagare) cresce, passando dai 3,8 miliardi del 2021 ai 4,6 miliardi del 2022 (+20,4 per cento). Tali residui si concentrano sulla categoriaContributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche”, che vede un aumento, rispetto al 2021, del 22 per cento. Su tale categoria residuano risorse per 2,6 miliardi, di cui la maggior parte riferite a quelle finalizzate agli interventi di edilizia scolastica, in particolare quelle indirizzate alla:

  • prevenzione del rischio sismico
  • alla messa in sicurezza e adeguamento antincendio
  • all’efficientamento energetico.

Retribuzioni del personale

Per retribuire il personale a tempo indeterminato e determinato (con esclusione delle supplenze brevi e saltuarie e gli incarichi temporanei covid) cono stati impegnati € 47.373.387.571,33, di cui € 39.949.259.874,13 per il personale docente e € 7.424.127.697,20 per i Dirigenti Scolastici e il personale ATA.

Personale docente

Per il personale che ha prestato servizio su posto comune la spesa è stata di € 32.702.364.681,46. Per il personale che ha prestato servizio su posto di sostegno la spesa è stata di € 7.246.895.192,67

Posto comune

Nella tabella che segue la ripartizione delle tra le varie tipologie di personale (lordo dipendente)

CAPITOLO DI SPESA

PAGATO

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO A TEMPO INDETERMINATO

20.264.955.213,78

SPESE PER LE SUPPLENZE A TEMPO DETERMINATO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO, COMPRENSIVE DEGLI ONERI FISCALI E CONTRIBUTIVI A CARICO DEL LAVORATORE

1.212.063.656,17

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO, ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO, PER L'ADEGUAMENTO ALL'ORGANICO DI FATTO

1.011.887.081,03

SPESE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E PER LE ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

796.900.463,33

A queste cifre occorre aggiungere € 7.415.668.210,14 per i contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione e € 1.996.520.393,69 di IRAP.

Sostegno

Nella tabella che segue la ripartizione delle tra le varie tipologie di personale (lordo dipendente)

CAPITOLO DI SPESA

PAGATO

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL PERSONALE DOCENTE
A TEMPO INDETERMINATO

2.515.023.811,32

SPESE PER LE SUPPLENZE A TEMPO DETERMINATO DEL
PERSONALE DOCENTE

691.788.504,85

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL
PERSONALE DI SOSTEGNO, ASSUNTO IN DEROGA
A TEMPO DETERMINATO

1.896.063.946,54

La spesa per supplenze e posti in deroga è superiore di oltre 400 milioni di euro rispetto al 2021.

Per comprendere le dimensioni del problema, è possibile confrontare la differenza del numero dei pagamenti per posti sostegno tra il mese di luglio e il mese di giugno 2022 (termine delle supplenze su posti in deroga) che segna un -92.892.

Grado di scuola

Numero pagamenti effettuati*

giu-22

lug-22

Differenza

Scuola dell'infanzia

20.124

8.200

-11.924

Scuola primaria

79.805

40.935

-38.870

Scuola secondaria di I grado

51.032

31.533

-19.499

Scuola secondaria di II grado

53.622

31.023

-22.599

TOTALE

204.583

111.691

-92.892

*Elaborazione FLC CGIL su dati NoiPa

Inoltre, il fatto che la spesa per retribuire i precari sia superiore a quella del personale a tempo indeterminato è la testimonianza di una situazione grave e non più sostenibile.

Precari

In questa tabella ricapitoliamo le spese per le supplenze su posto comune e su posto di sostegno (lordo dipendente)

CAPITOLO DI SPESA

PAGATO

SPESE PER LE SUPPLENZE A TEMPO DETERMINATO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO, COMPRENSIVE DEGLI ONERI FISCALI E CONTRIBUTIVI A CARICO DEL LAVORATORE (Posto comune)

1.212.063.656,17

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO, ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO, PER L'ADEGUAMENTO ALL'ORGANICO DI FATTO (Posto comune)

1.011.887.081,03

SPESE PER LE SUPPLENZE A TEMPO DETERMINATO DEL PERSONALE DOCENTE (Sostegno)

691.788.504,85

STIPENDI, RETRIBUZIONI E ALTRI ASSEGNI FISSI AL PERSONALE DI SOSTEGNO, ASSUNTO IN DEROGA, A TEMPO DETERMINATO (Sostegno)

1.896.063.946,54

TOTALE

4.811.803.188,59

Da questa tabella è chiaro che la spesa per supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività ha assunto negli anni dimensioni endemiche segno evidente di una forte sofferenza organizzativa e strutturale del sistema scolastico italiano.

Personale ATA

Le spese per le supplenze (lordo dipendente) sono state pari a 778 milioni di euro, di cui 653 milioni per il personale in servizio nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo e 125 milioni nel secondo ciclo. La spesa totale compresi gli oneri riflessi è stata di quasi 1,1 miliardi di euro con un incremento di oltre 100 milioni di euro rispetto al 2021.

Supplenze brevi e saltuarie

La spesa complessiva (lordo Stato) è stata di 1,434 miliardi di euro, così ripartita

Scuola dell’Infanzia

226.224.803,80

Scuola primaria

453.771.864,77

Scuola secondaria di I grado

283.973.072,39

Scuola secondaria di II grado

470.463.474,22

Rispetto al 2021 vi è una diminuzione della spesa per l’infanzia (-100 milioni di euro) e la primaria (-31 milioni), un incremento per la secondaria di I grado (+17 milioni) e II grado (+ 36 milioni).

Organico covid

Per l’attivazione degli incarichi temporanei per lo svolgimento delle attività didattiche durante il periodo della pandemia da Covid-19, nel 2022 è stata sostenuta la spesa di oltre 750 milioni di euro (lordo Stato), così ripartiti

Primo ciclo

502.537.490,74

Secondo ciclo

248.291.395,37

TOTALE

750.828.886,11

A questa cifra occorre aggiungere quella per la sostituzione del personale titolare di incarichi temporanei (la cui spesa ricade nelle supplenze brevi e saltuarie) pari a circa 19 milioni di euro.

Nel 2021 la spesa per l’organico covid fu molto superiore: 1,394 miliardi di euro.

Carta del docente

Riguardo alla carta del docente nel 2022 sono state erogate risorse per 305,49 milioni (1,98 miliardi dall’avvio dell’iniziativa). Le spese per il Gestore (CONSAP) ammontano a 163,2 mila euro.

PNRR

Come è noto per dare attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è stato istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, il “Fondo di rotazione per l’attuazione del Programma Next Generation EU” (Legge 178/20).

Il Fondo NGEU ha lo scopo di garantire alle Amministrazioni centrali e ai Soggetti attuatori la liquidità necessaria a conseguire i milestone e i target previsti dal PNRR.

Le risorse riversate dal bilancio dello Stato al Fondo NGEU e quelle del Fondo sviluppo e coesione destinate ad interventi del PNRR sono trasferite su due conti correnti infruttiferi aperti presso la Tesoreria centrale dello Stato, denominati, rispettivamente:

  • Attuazione del Next Generation EU-Italia - Contributi a fondo perduto” (n. 25091)
  • Attuazione del Next Generation EU-Italia - Contributi a titolo di prestito” (n. 25092).

Ricordiamo che le risorse erogate all’Italia dal bilancio dell’Unione europea per l’attuazione del PNRR sono riversate all’entrata del bilancio dello Stato, confluendo in due distinti capitoli dedicati ai contributi a fondo perduto (cap. 3515) e a titolo di prestito (cap. 3516).

Le risorse provenienti dal Fondo NGEU sono distribuite alle Amministrazioni centrali titolari di misure.

Il Ministero dell’istruzione, come le altre Amministrazioni centrali, è titolare di contabilità speciale presso la Tesoreria dello Stato (Gruppo 286, denominato “gestione finanziaria degli interventi PNRR”) che costituisce una gestione fuori bilancio. Sul conto corrente di Tesoreria unica del Ministero dell’Istruzione sono riversate le risorse provenienti dal Fondo NGEU.

Alla fine del 2022 risultano trasferite dal c/c 25091 al Ministero dell’istruzione circa 390 milioni di euro. Non vi sono risorse trasferito dal c/c 25092.

Il Ministero ha effettuato uscite per 186 milioni di euro, la giacenza è quindi di oltre 200 milioni di euro.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

LEGGI LA NOTIZIA