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Multilinguismo e Lingua italiana: il Presidente Napolitano risponde alla FLC CGIL

Continueremo a lavorare sul multilinguismo e sul plurilinguismo nonché sulla difesa della lingua nazionale.

04/03/2011
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Il Presidente Napolitano ha risposto alla lettera della FLC CGIL e dell’associazione Radicale Esperanto, su lingua nazionale e multilinguismo nel sistema della Conoscenza e nella società italiana. Leggi la lettera di risposta.

La FLC CGIL ringrazia il Presidente ed esprime la piena condivisione del suo discorso del 21 febbraio al Quirinale.

Noi seguiamo e lavoriamo da anni sul multilinguismo e sul plurilinguismo nonché sulla difesa della lingua nazionale.

Per noi il problema della lingua nazionale e della sua tutela non deve più essere trattato con superficialità od indifferenza, come troppo spesso accade in questo mondo che si vuole globalizzare non solo economicamente ma anche culturalmente.

Non dobbiamo dimenticare che il nostro patrimonio di lingua e di cultura è unico al mondo, che deve stare al centro del percorso formativo del sistema della conoscenza e quindi anche delle celebrazioni del nostro centocinquantenario, come dice il Presidente della Repubblica.
Il mondo della Conoscenza e della lingua italiana stanno tra i fattori portanti dell’Unità nazionale.

Sempre di più i linguisti denunciano al mondo, ancora sordo, il pericolo d’estinzione delle lingue etniche come una grave minaccia per l’umanità.
La scomparsa degli idiomi nazionali provoca l’eliminazione delle diverse identità, e se una lingua scompare non sono solo le parole a scomparire ma purtroppo anche le cose ed i sentimenti. E in questo processo lungo ma inesorabile, la capacità di pensare s’indebolisce lasciando posto ad una vera decadenza intellettuale.

Noi siamo convinti che un popolo che rinuncia alla propria lingua, rinuncia alla sua anima e nel mondo attuale della globalizzazione, i popoli numericamente più piccoli, anche se ricchi di storia e di cultura, rischiano di scomparire per sempre.

La difesa della lingua nazionale, del suo utilizzo e quindi della creazione continua, è indispensabile affinché un popolo continui ad esistere. Su questo abbiamo il dovere di riflettere.

Forti di queste convinzioni, noi FLC CGIL, sindacato della Conoscenza, vogliamo essere in prima linea per difendere la nostra lingua nazionale, la lingua di Dante e promuovere il multilinguismo in Europa, due posizioni che non sono in contrasto ma complementari. Ogni lingua costituisce un certo modello dell’universo, un sistema semiotico di comprensione del mondo e se abbiamo 4000 modi di descrivere il mondo, questo deve essere motivo d’orgoglio e farci sentire più ricchi. Bisogna saper uscire dalla confusione babelica e riflettere sul nostro destino di civiltà multilingue.

Lavoreremo pertanto per una “Europa di domani” più ricca, costituita da una comunità di lingue e di persone capaci di incontrarsi e di capirsi, pur esprimendosi, ognuna, nella propria lingua.