Proclamato lo stato di agitazione del comparto “Istruzione e Ricerca”
I lavoratori danno mandato alle organizzazioni sindacali per proseguire la mobilitazione per il rinnovo del contratto, la stabilizzazione, lo sviluppo delle professionalità, contro la regionalizzazione. Richiesto il tentativo di conciliazione. In assenza di risposte concrete siamo pronti allo sciopero.
29/03/2019
Al termine degli attivi nazionali la FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, forte del mandato ricevuto dai lavoratori, proclama formalmente lo stato di agitazione contro le politiche di questo Governo e del MIUR.
Rivendichiamo:
- l’apertura della trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro nazionale del comparto “Istruzione e Ricerca” (linee guida);
- l’autonomia delle regioni nel quadro normativo vigente, dunque siamo contrari ad ogni proposta di regionalizzazione, in particolare del sistema d’istruzione (la nostra campagna);
- la stabilizzazione dei precari, e dunque politiche di reclutamento snelle e di qualità;
- investimenti adeguati nei settori dell’istruzione e della ricerca al fine di sviluppare le professionalità del comparto.
Sono state avviate le procedure di raffreddamento delle relazioni sindacali al fine di esperire possibili tentativi di conciliazione.
In assenza di risposte concrete siamo pronti allo sciopero.
La mobilitazione continua.