Spending review: CGIL, confermato sciopero del 28 settembre per il pubblico impiego
CGIL, FP ed FLC giudicano l'incontro a Palazzo Vidoni “del tutto inutile e sterile”, visto che “il Senato sta decidendo sulla spending review con un testo blindato costruito senza confronto con le organizzazioni sindacali”. Confermate iniziative di mobilitazione.
da Cgil.it
La CGIL conferma le mobilitazioni contro la spending review a partire dallo sciopero indetto dalle categorie del lavoro pubblico per il prossimo 28 settembre che si terrà insieme alla UIL. E' quanto comunicato in una nota dal Segretario Confederale della CGIL, Nicola Nicolosi, insieme ai Segretari Generali della FP CGIL e della FLC CGIL, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo al termine dell'incontro presso il Ministero della Funzione Pubblica tra i sindacati e il Ministro Patroni Griffi.
Un incontro giudicato dalla CGIL “del tutto inutile e sterile”, visto che “il Senato sta decidendo sulla spending review con un testo blindato costruito senza confronto con le organizzazioni sindacali”, hanno sottolineato i tre dirigenti sindacali. Il Ministro Patroni Griffi ha infatti illustrato nel corso dell'incontro odierno il contenuto degli emendamenti attualmente presenti nel decreto spending review, “confermando - hanno spiegato CGIL, FP e FLC - l'esclusione degli interventi di taglio sulla 13esima mensilità dei dipendenti pubblici, ma allo stesso tempo, comunicando che non verrà attuato, come precedentemente annunciato, l'accordo sul lavoro pubblico del 3 maggio scorso, ma che si interverrà con strumenti normativi da individuare”. Su tutto il testo finale emendato che la CGIL si riserva di valutare, viene confermato un giudizio negativo e la “totale contrarietà” per la mancata attuazione dell'accordo del 3 maggio.