Uscire dall’emergenza. Cambiare la legge di stabilità per Università e Ricerca
Le iniziative in programma a partire dalle mobilitazioni del 17 Novembre.
L’1 e il 2 ottobre a Roma, la FLC CGIL ha discusso con tutte le componenti universitarie delle proposte per uscire dall’emergenza Università. Da quei materiali pubblicati sul sito, e ora aggiornati anche con il report relativo al tavolo tematico “Il lavoro nell’Università nel contesto dei settori pubblici” si riparte per cercare di modificare i contenuti della legge di stabilità.
Sarà una conferenza stampa martedì 17 novembre alle ore 13, alla sala Nassirya del Senato della Repubblica, a presentare una serie di proposte emendative che congiuntamente FLC, ADI, LINK, e CRNSU sottoporranno ai parlamentari per cambiare segno a questa manovra.
La giornata del 17 novembre, giornata mondiale di mobilitazione studentesca, rappresenterà complessivamente un momento di presa di parola del mondo universitario a cui la FLC CGIL parteciperà attivamente: oltre alle tante iniziative degli studenti in programma, il personale degli Atenei sarà mobilitato con assemblee e iniziative di lotta in difesa della contrattazione, nazionale e integrativa, così come i ricercatori precari metteranno in campo iniziative per denunciare la condizione di sfruttamento e vulnerabilità in cui sono costretti
E poi il 24 novembre, a Palazzo Vidoni sede del Ministero della Funzione Pubblica, un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici degli Enti di Ricerca a cui si uniranno anche gli universitari.
Sabato 28 novembre tutto il Pubblico Impiego manifesterà a Roma per cambiare la legge di stabilità, per richiedere le risorse necessarie ad avere, dopo ben sei anni di blocco, il contratto nazionale, per sbloccare la contrattazione integrativa, per la stabilizzazione dei precari, per la dignità del lavoro pubblico.
Se la legge di stabilità non cambia direzione sarà sciopero di tutti i settori pubblici e della scuola!