Contratto Istruzione e Ricerca 2019-21, Fracassi: bene approvazione del CdM, ora aumentare risorse per triennio 2022-24
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 19 dicembre - “Esprimiamo soddisfazione perché finalmente, con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, sono stati superati i primi due step relativi all’iter di certificazione del CCNL relativo al triennio 2019-2021. Auspichiamo che l’ultimo passaggio, di competenza della Corte dei Conti - 5 mesi per il controllo di Mef e Dipartimento di Funzione Pubblica sono una vera enormità burocratica - avvenga in tempi rapidi. Questo contratto riguarda quasi 1 milione e 300 mila lavoratrici e lavoratori dei settori scuola, università, ricerca e Alta formazione artistica e musicale, ancora in attesa di ricevere gli ultimi aumenti di un triennio scaduto già da molti anni”, dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL.
“Bene, dunque, che si chiuda questa partita e che si possa aprire il tavolo negoziale per il rinnovo del CCNL 2022-2024, ma con risorse adeguate al dato dell’inflazione nel triennio di riferimento. Infatti, per riconoscere il lavoro fatto dal personale del comparto Istruzione e Ricerca in questo periodo di inflazione altissima, le risorse stanziate in legge di bilancio dal Governo Meloni sono insufficienti e andrebbero considerevolmente aumentate”, conclude Fracassi.