Governo si assuma responsabilità: renda sicure le scuole, non le chiuda
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 22 dicembre – Sull’aumento dei contagi nelle scuole e sulla possibilità di prolungarne la chiusura, ci troviamo davanti a picchi di irresponsabilità politica. Che le condizioni di diffusione del virus sarebbero peggiorate era una possibilità ampiamente prevedibile e che va considerata durante ogni fase di diffusione di questa pandemia. Ad agosto infatti, in occasione della sottoscrizione del protocollo di sicurezza, avevamo ribadito in ogni modo che era necessario garantire il distanziamento nelle classi.
Avevamo indicato e ottenuto misure precise, nella parte finale del protocollo, per ottenere condizioni prudenziali per la frequenza con l'integrazione dell'organico Covid per assicurare un adeguato distanziamento.
Avevamo richiesto personale aggiuntivo relativo agli adempimenti amministrativi per sostenere il lavoro di controllo e di comunicazione delle segreterie in relazione a quarantene e contagi e soprattutto, avevamo richiesto un costante screening delle istituzioni scolastiche finalizzato alle procedure di tampone preventivo e di contact tracing in caso di possibile contagio, misure che oggi il Presidente del Consiglio Draghi dichiara necessarie ma che, forse il Presidente non sa, erano già nel Protocollo di sicurezza.
Avevamo richiesto il monitoraggio dei casi e la consegna alle organizzazioni sindacali dei dati caricati puntualmente a sistema dalle istituzioni scolastiche.
E invece, il governo ha puntato solo sulla vaccinazione del personale, una misura che abbiamo sempre appoggiato, ma che riguarda una fetta limitata dei soggetti presenti a scuola, visto che buona parte degli alunni erano, fino a poco tempo fa, non vaccinabili. Mentre tutti gli impegni assunti e sottoscritti dal ministro Bianchi sono stati disattesi: nessuna misura sul distanziamento, e anzi, si discute ancora sul mantenimento in servizio per il personale ATA assunto a settembre. Nessun dato sui contagi alle organizzazioni sindacali: perfino questo importante atto di trasparenza è mancato!
Abbiamo sempre considerato prioritaria la didattica in presenza, ma a fronte di efficaci condizioni di sicurezza: per mesi abbiamo chiesto distanziamento e ulteriori misure di prevenzione. Oggi si teme la riapertura delle scuole a gennaio, si paventa la didattica a distanza, eppure nessuno si assume la responsabilità politica di questa situazione. E si continua a far finta di non comprendere che la prevenzione non si può realizzare a costo zero, ma solo investendo in risorse concrete e accogliendo le proposte di chi a scuola vive ogni giorno e ne conosce il funzionamento.
La FLC CGIL chiede ancora una volta la riapertura del confronto politico con il ministro e l'assunzione di responsabilità da parte di tutto il governo, affinché in queste ultime ore di discussione sulla Legge di Bilancio comprenda la centralità della scuola rispetto al sistema paese e si convinca della necessità di investire risorse in organico per evitare il ricorso alla didattica digitale, strumento indispensabile se, a fronte delle varianti, non si saprà assicurare l'adeguato distanziamento.