Piano scuola: bene le assunzioni. E ora il rinnovo del contratto
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
Il documento del Governo “La buona scuola” recepisce molte proposte che la FLC CGIL ha presentato in tre diversi dossier: del giugno 2013 “La scuola vince in quattro mosse”, dell’aprile 2014 un documento sulle priorità e le emergenze consegnato alla Ministra Giannini, del luglio 2014 “Il cantiere scuola della FLC CGIL” presentato alla stampa.
In modo particolare su: superamento del lavoro precario, istituzione dell’organico funzionale, eliminazione delle “molestie burocratiche”, restituzione del tempo pieno, riforma degli organi collegiali.
Nel Piano Renzi, tuttavia, manca qualsiasi cenno alle assunzioni del personale ATA anzi si prevede la riduzione degli assistenti amministrativi a seguito della digitalizzazione. Ciò è inaccettabile.
Inaccettabile è anche l’assenza di qualunque riferimento al rinnovo del contratto di lavoro, nonostante si parli di profili professionali, carriere, orari e retribuzioni…
Funzione docente, trattamento economico, valutazione, mobilità, fondi per il miglioramento dell’offerta formativa (da ripristinare integralmente, come da impegni governativi, non semplicemente da stabilizzare) sono materie contrattuali e in sede contrattuale vanno affrontate. Non ci sono strade alternative. Il contratto è un potente strumento di innovazione. Nel documento il sindacato non viene mai menzionato come interlocutore privilegiato nelle questioni del lavoro. È una colpevole dimenticanza.
È anche sbagliata la proposta di cancellare completamente l’anzianità nella valorizzazione professionale. Il nuovo meccanismo è farraginoso, non è chiaro chi valuta che cosa, si cancellano gli scatti dal 2015, ma il nuovo sistema entra in vigore dal 2018. Inoltre non è chiaro il criterio scelto per definire a priori la percentuale dei docenti meritevoli degli scatti triennali. Le risorse sono sempre le stesse ma saranno ripartite su una platea più ristretta di lavoratori.
Un sistema articolato di carriere deve essere una modalità integrativa per valorizzare l’impegno dei docenti e del personale ATA in rapporto agli obiettivi di miglioramento dell’offerta formativa, rafforzando il lavoro in team dei docenti e non la competizione individuale.
La scuola pubblica, la qualità dell’insegnamento riguardano l’intera società. Per questo è nell’interesse del Paese regolare tali questioni con uno strumento flessibile: il contratto. Dentro e accanto alla discussione lanciata dal Governo (positivo che venga fatta con le persone reali e nelle scuole, e non solo on line, come abbiamo sempre chiesto) la FLC CGIL avvierà un profondo e capillare confronto di massa.
Una discussione, indetta possibilmente in modo unitario, che coinvolgerà la categoria e tutti i soggetti interessati alla scuola (studenti genitori, enti locali, associazioni) per ribadire che occorre stanziare risorse per il recupero del potere di acquisto - assente nella proposta governativa -, avviare da subito le trattative contrattuali, restituire immediatamente i fondi sottratti alla scuola, stanziarne quanto effettivamente ne servono affinché alle buone parole seguano buoni fatti. Il testo contiene poi tanti argomenti affrontati a dir poco in maniera discutibile (banca delle ore dei docenti, rapporto tra scuole e mondo del lavoro, reclutamento ispettivo e la possibilità per i dirigenti di chiamare i docenti che riterranno più adatti per l’attuazione del Pof di istituto) sui quali ci riserviamo di dare un giudizio più puntuale nei prossimi giorni.
Manca un obiettivo fondamentale per allinearci all’Europa: l'elevazione dell'obbligo scolastico a 18 anni. Emerge invece una visione del sapere influenzata più dai bisogni delle imprese.
La FLC CGIL è disponibile al confronto. Ma è pronta alla lotta se non si ascolteranno le ragioni dei lavoratori.