Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Precari » Piano scuola: 150.000 assunzioni di docenti, un risultato delle nostre proposte e iniziative

Piano scuola: 150.000 assunzioni di docenti, un risultato delle nostre proposte e iniziative

Ora ci vuole chiarezza sulle risorse e sulla contrattazione. Ingiustificato il mancato riferimento alle immissioni in ruolo del personale ATA.

03/09/2014
Decrease text size Increase  text size

Le circa 150.000 assunzioni, previste dal piano del Governo sulla scuola, corrispondono ai numeri che la FLC CGIL ha sempre indicato come necessità prioritaria per un progetto di buona scuola, tanto da aver avviato numerose vertenze sull’uso reiterato del tempo determinato che sono arrivate all’attenzione della Corte europea.

Salutiamo favorevolmente il piano di stabilizzazioni che a partire dal 2015 dovrebbe coprire tutti i posti vacanti (50.000 docenti) introdurre nella scuola l’organico dell’autonomia (circa 80.000 docenti per tutti gli ordini), per rispondere così alle esigenze dei piani dell’offerta formativa.

Lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, consente in modo flessibile la stabilizzazione dei posti negli organici delle scuole di tutta Italia. Sottolineiamo l’utilizzo dello strumento del concorso come unica forma di reclutamento che è uno dei punti cardine della nostra proposta sul reclutamento.

I precari attendevano da tempo un piano di stabilizzazioni che eliminasse il precariato storico e lanciasse prospettive concrete per i nuovi abilitati e per quanti volessero avvicinarsi alla professione docente.

Ora urgono i chiarimenti sull’impegno economico che l’operazione comporta, sul rispetto delle prerogative contrattuali, in particolare quelle salariali e sui tempi di attuazione del piano.

Duro giudizio sull’assenza delle stabilizzazioni degli ATA per i quali valgono le stesse ragioni di urgenza e di funzionamento delle scuole. Su quest ultimo punto daremo battaglia perché non ci siano lavoratori della scuola trattati come figli di un Dio minore, ma una scuola dove il personale tutto abbia un ruolo riconosciuto.