Scuola: cambiare rotta su precari e risorse, le piazze italiane chiedono al governo un segnale forte
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 26 giugno - Le piazze italiane che hanno visto la FLC CGIL protagonista il 25 giugno insieme a insegnanti, cittadini e associazioni, chiedono al governo un segnale forte: servono impegni veri e coerenti per far ripartire l'istruzione a settembre in condizioni di sicurezza e soprattutto nella salvaguardia del mandato costituzionale della scuola.
Questo significa dare risorse e organici aggiuntivi per riprendere con un numero ridotto di alunni per classe e invertire la rotta sul precariato arrivato a toccare numeri intollerabili nella scuola italiana. La scelta di rinviare la procedura concorsuale straordinaria e renderla più complicata di quella ordinaria è l'opposto di ciò che servirebbe per dare stabilità e continuità didattica alle scuole. Sarebbe invece necessario stabilizzare i precari con meccanismi urgenti, contrastando l'abuso dei contratti a termine e garantendo la copertura di tutti posti e di tutti i profili.
E’ necessario coprire i posti di DSGA (direttori dei servizi generali ed amministrativi) riconoscendo i diritti dei facenti funzione che da anni sopperiscono alla mancanza di personale nel profilo, svolgendo un ruolo che non gli viene riconosciuto.
E ancora, bisogna non disperdere le risorse provenienti dall'Europa e i fondi PON, dare supporto concreto alle scuole con organici ATA e docenti potenziati e con interventi sui locali scolastici, e bisogna infine, sostenere la dirigenza scolastica, senza scaricare su di essa tutte le responsabilità.
Rimettere al centro la scuola, gli studenti, il diritto allo studio, la sicurezza, e il rispetto per chi vi opera, questo significa dare “Priorità alla scuola”, questo è quello che chiediamo al governo.