In occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia è bene ribadirlo: alla base della nostra unità e della nostra identità nazionale, c'è l'istruzione pubblica. C'è la Conoscenza.

L'istruzione pubblica ha portato il nostro Paese fuori dall'analfabetismo. La Conoscenza ha unito l'Italia e continua ad unirla.

Il video che abbiamo realizzato è un omaggio a questo lungo percorso. La nostra nazione ha 150 anni ma ha ancora tanta voglia di imparare! Vai al video

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Lunedì 11 aprile è stato sottoscritto il Protocollo di Intesa sul rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nel pubblico impiego. L'accordo è stato raggiunto dopo circa otto mesi di trattative presso l'ARAN. La caparbietà della nostra organizzazione, che con chiarezza ha dichiarato nelle ultime riunioni di voler procedere anche da sola all'indizione delle elezioni in caso di mancato accordo, ha alla fine pagato.

Siamo molto soddisfatti perché quello firmato in aprile è il primo accordo interconfederale unitario dopo circa tre anni di intese separate (l'ultima sottoscritta il 4 febbraio scorso). Una firma che riporta in primo piano il diritto dei lavoratori di scegliere anche con un voto democratico i propri rappresentanti sul luogo di lavoro.

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Per lo sciopero generale proclamato dalla CGIL, i settori della conoscenza, pubblici e privati, si fermeranno per l'intera giornata. Sono prive di fondamento le notizie circolate in questi giorni dell'esclusione della scuola. Le modalità di adesione in questo comparto.

Dopo oltre due anni dall'inizio della crisi l'Italia è oggi più povera, più povere sono le famiglie, più alta la disoccupazione, palese e nascosta, a cominciare da quella dei giovani e delle donne. Il nostro Paese ha subito una contrazione del PIL più elevata della media europea e ora cresce con un tasso più basso rispetto ai nostri competitori. Il debito pubblico è cresciuto e lo stato sociale copre sempre meno i bisogni delle fasce più esposte della popolazione. Si è aggravata la condizione dei pensionati ed è aumentata la percezione di insicurezza per le giovani generazioni. Il lavoro paga la perdita di valore che ha subito negli ultimi anni e sopporta un carico fiscale eccessivo quanto iniquo e sul quale da tempo attendiamo risposte del Governo a fronte delle proposte di riforma fiscale che abbiamo avanzato.

Per il lavoro e lo sviluppo, per riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, per definire le regole della democrazia e della rappresentanza, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani, la CGIL ha proclamato per il 6 maggio lo Sciopero Generale.

Ci sono almeno 12 buoni motivi per aderire allo sciopero e partecipare alle manifestazioni… (continua la lettura)

Vai alla pagina web dedicata allo sciopero sul sito della CGIL e vedi lo spot.

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Pesanti come pietre i pronunciamenti del Tar del Lazio su numerosi ricorsi, alcuni dei quali promossi dalla FLC CGIL. Tagli al personale docente e ATA, riduzioni di orario annuale negli istituti tecnici e professionali, riordino degli istituti tecnici e professionali, revisione degli ordinamenti della scuola d'infanzia e primaria, modalità di iscrizione alle scuole: nessuno di questi atti è stato compiuto dal MIUR con correttezza e legittimità.

Adesso che succederà? La disinvolta gestione fuori da regole e trasparenza di materie così delicate crea una situazione davvero complessa. Il rischio è che il Ministro invece di riconoscere i propri errori li aggravi. Per questo la FLC CGIL ha chiesto un incontro affinché i problemi vengano affrontati e – si spera – risolti ascoltando finalmente le scuole e la categoria e guardando alla realtà. Una richiesta di incontro non per togliere le castagne dal fuoco al Ministro, ma per senso di responsabilità verso la scuola.

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