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Le nostre scuole pubbliche stanno perdendo di dignità

Comunicato di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

18/12/2009
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Il Ministro parla di qualità e investimenti, ma la verità è l’azzeramento di tutti i fondi del funzionamento didattico e amministrativo.

Con una nota sulle istruzioni del programma annuale 2010 il Miur comunica alle scuole che dovranno fare i bilanci con zero euro per le spese ordinarie. Non si danno i soldi per il funzionamento, si danno pochi migliaia di euro per le supplenze, si tagliano i fondi per i piani dell'offerta formativa. Tutto questo risulta oltremodo oltraggioso da parte di un Ministro che parla sempre di qualità.

Anche il 2010 sarà un anno molto difficile per 10.450 scuole, affamate dalla politica del governo che stanzia i soldi in finanziaria per sostenere la scuola privata, ma manda in miseria quella di stato.

Il Ministro dimentica che la scuola pubblica ha gli obblighi che le impone la Costituzione: è paradossale che per realizzare la propria missione istituzionale la scuola debba ricorrere a fondi privati perché le viene negato l'obbligatorio finanziamento pubblico.

Vogliamo ricordare che solo due giorni fa il Ministro Gelmini ha ripetuto a Ballarò che i soldi per la scuola ci sono, la finanziaria ha previsto questo e quell'altro e che per i precari si stanno prendendo chissà quali provvedimenti.

Questo taglio si aggiunge ad altri tagli, altrettanto gravi e lesivi dell'attività scolastica e formativa, per non parlare di oltre 1 miliardo di euro anticipati dalle scuole per conto dello Stato negli ultimi anni e non ancora recuperati.

È la politica di chi vuole smantellare le scuole italiane.

Ci batteremo contro questa gestione irresponsabile e dissennata che lascia le scuole nel caos e le costringe a chiedere soldi alle famiglie per l'attività di tutti i giorni e per chiamare i supplenti.

Roma, 18 dicembre 2009