Per la liberazione dal precariato, i primi resoconti delle iniziative
La FLC Cgil in piazza il 6, 7 e 8 aprile 2009 con i precari dei settori della conoscenza.
Nei giorni scorsi, e in particolare il 6, 7 e 8 aprile 2009, la FLC Cgil e i precari dei comparti della conoscenza hanno dato vita ad una serie di iniziative nelle città italiane. Ecco i primi resoconti di alcune di queste.
Pordenone
Si è conclusa la tre giorni di iniziative programmate a Pordenone dalla FLC con il coordinamento precari. Il presidio in piazza Cavour della durata di tre giorni, è stata l'occasione per distribuire volantini informativi sull'effetto devastante dei tagli al personale delle scuola e sulla conseguente ricaduta sul servizio scolastico sia dal punto di vista didattico che della sicurezza nelle scuole.
L'iniziativa ha visto l’interesse da parte di molti genitori che hanno chiesto di poter firmare una petizione per rappresentare al Ministero ed all'assessore regionale all'istruzione il disastro provocato dalle scelte del Ministro Gelmini. È stato, inoltre, organizzato un sit-in davanti alla Prefettura, siamo stati ricevuti dal Prefetto di Pordenone, erano presenti la segretaria generale di Pordenone Carla Franza, il segretario Generale del FVG Natalino Giacomini ed un rappresentante del coordinamento precari. Durante l’incontro è stato consegnato al Prefetto un documento nel quale si denunciano gli effetti dei tagli del personale per la scuola provinciale evidenziando il problema della sicurezza. È partita in contemporanea una petizione, peraltro sollecitata dagli stessi genitori, e l'iniziativa sta avendo molto successo.
Sul sito della FLC Cgil Pordenone è disponibile il testo del documento e la lettera dei genitori inviata al Ministro e al direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Genova
Nel pomeriggio di mercoledì 8 aprile davanti alla prefettura di Genova si è svolto un presidio organizzato dalla FLC Cgil al quale hanno dato la loro adesione il Comitato ligure precari della scuola e il Comitato lavoratori precari dell'università di Genova.
Alle 15,30 un folto gruppo di precari di tutti i settori della Conoscenza ha animato la Piazza antistante la Prefettura esprimendo la forte preoccupazione per la ricaduta sul personale precario dei tagli agli organici della scuola ligure, per il futuro di alcune centinaia di Amministrativi, tecnici e ricercatori dell'Ateneo genovese, per i rischi di non risposta alle richieste delle famiglie riguardo al tempo scuola, per i servizi all'utenza che scuole e università potranno fornire con le riduzioni di organico future. Molti cittadini che transitavano hanno chiesto chiarimenti sulle motivazioni della protesta ed espresso la solidarietà ai lavoratori presenti, consci del fatto che il futuro passa per la qualità di istruzione e formazione. Molte emittenti locali hanno effettuato servizi sui temi del futuro della scuola e dell'università intervistando anche molti precari presenti che hanno raccontato la propria esperienza e le preoccupazioni che li hanno portati protestare oggi dopo le molte iniziative intraprese dal nostro sindacato nazionale e territoriale.
Alle 17 una delegazione è stata ricevuta da un delegato del Prefetto di Genova al quale sono state esposte le preoccupazioni per il futuro dei lavoratori e della qualità del servizio che verrà fornito alle famiglie e agli studenti. E' stato anche consegnato un documento riguardante i motivi della protesta e le richieste al Governo per i settori della conoscenza.
Bari
"Dal prossimo anno scolastico saremo disoccupati". Con questo amaro grido, la mattina dell'8 aprile a Bari un gruppo di docenti precari si è incatenato dinanzi all'Ufficio Scolastico Regionale. Sono i rappresentanti dei precari della scuola pugliese che dal prossimo anno scolastico temono, anzi hanno la certezza di non avere più un posto di lavoro.
E' la conseguenza dei tagli agli organici voluti dal Governo. Per la Puglia sono 4.000 posti in meno, solo per i docenti, cui si aggiungeranno altri 1.700 posti in meno di Amministrativi, Tecnici e Ausiliari. E man mano che la Direzione scolastica elabora gli organici la realtà per i precari appare sempre più evidente. Per la sola scuola primaria, infatti, con i suoi 1.230 posti in meno per il prossimo anno scolastico si avranno in Puglia 250 docenti di ruolo senza classe (cosiddetti soprannumerari senza sede). Quindi per i 418 precari che quest'anno hanno una supplenza annuale, non vi sarà speranza di riavere l’incarico. Ma i supplenti nella scuola pugliese sono ben di più. In totale secondo i dati forniti dal Ministero sono 4.500 sui posti di insegnamento comune cui aggiungere i 3.100 di sostegno. Solo questi ultimi dovrebbero avere la possibilità di un nuovo incarico. Per gli altri saranno tempi amarissimi, perché i tagli dei posti docente sono pesantissimi anche nella scuola media di I e II grado (rispettivamente – 1270 e – 1.500).
Il video e le foto dei precari in catene sul sito della FLC Cgil Puglia.
Reggio Calabria e Vibo Valentia
A Reggio Calabria e Vibo Valentia la FLC Cgil è stata presente con una folta delegazione di precari della scuola presso le prefetture. Delegazioni sono state ricevute, ed è stato consegnato un documento da far pervenire al Ministro Gelmini.
Massa Carrara
A Massa Carrara si è svolto un sit in presso la Prefettura. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto, al quale sono stati comunicati i motivi della nostra protesta. I quotidiani locali hanno dato un discreto risalto all'iniziativa.
Modena
Ha già quasi raggiunto quota 1.000 firme il documento del Coordinamento Precari FLC Cgil di Modena, approvato dall'Assemblea dei precari della conoscenza tenutasi il 20 marzo scorso presso la Camera del Lavoro territoriale di Modena. La raccolta verrà prorogata al 24 aprile 2009 e successivamente trasmessa ai Ministri Gelmini e Tremonti e ai parlamentari modenesi.
Bologna
I tantissimi precari della FLC Cgil di Bologna (circa 200), riunitisi in assemblea sono ancora più che mai in gioco assieme. Non si accontentano di annunci spot e conferenze stampa, chiedono di sapere, e ne hanno tutto il diritto, quale futuro si prospetta loro con l'inizio del prossimo anno scolastico. Sono necessarie da parte del Ministro, soluzioni certe e positive per tutti i precari che rischiano di essere licenziati. Alla base della mobilitazione rimangono le proposte e le richieste della FLC Cgil per i precari della scuola, università, ricerca e Afam.
Roma, 9 aprile 2009