Apre i battenti la “Scuola del Popolo”
Oristano. La proposta presentata dalla Cgil: insegnamenti gratuiti per gli “ultimi”
Diffondere conoscenza, risvegliare vecchie passioni per dare nuove opportunità. Con questi obiettivi nasce la “Scuola del Popolo” che muove i primi passi in città. Oristano farà da apripista a livello nazionale per il progetto ideato dalla Cgil Sardegna e sposato dalla Federazione la voratori della conoscenza in stretta collaborazione con la sezione oristanese del sindacato.
Il segretario
«Stiamo cercando di risvegliare lo spirito solidaristico che ha animato le Camere del lavoro fin dalle società di mutuo soccorso - ha spiegato Andrea Sanna, segretario provinciale della Cgil - vorremmo dare un contributo alla crescita della comunità promuovendo dibattiti culturali e momenti di confronto». Ed ecco che si parte in via sperimentale da Oristano, a ruota inizieranno altri corsi a Cagliari, Taranto, Perugia, La Spezia, Roma e Como. Entro giugno, dunque, il martedì e il venerdì nella sede della Cgil di via Dritta saranno proposti tre laboratori riguardanti la storia, il disegno e la letteratura.
Iscrizioni
«Ci sono già diversi iscritti- va avanti Sanna - anche extracomunitari, pensionati e giovani». Persone che avranno la possibilità di approfondire certe tematiche e rimettersi in gioco «per vincere l’analfabetismo di ritorno - osserva Ivo Vacca, funzionario Cgil sarda e referente del progetto - ma anche per cercare di strappare certe persone alla solitudine o a giornate intere trascorse davanti alla Tv o attaccate ai social».
L’utenza
Il progetto ha una valenza sociale oltre che culturale: gli iscritti potranno socializzare, ma anche riscoprire vecchi o nuovi interessi.
«Il target di riferimento - aggiunge Vacca - è quello degli ultimi: disoccupati e giovani che si sentono isolati dalla società. Vogliamo riportare le persone dentro la società attraverso il confronto e la cultura». Le lezioni saranno portate avanti da professori in pensione, i corsi sono aperti a tutti, senza limiti di età: massimo 10 partecipanti per laboratorio (iscrizioni nella sede della Cgil). Da settembre inoltre potranno essere avviati corsi anche su altre tematiche in base alle richieste delle persone e alla disponibilità dei vari professionisti per tenere le lezioni. «Questi corsi devono essere uno stimolo per continuare a studiare, questa scuola può fornire strumenti culturali importanti per una lettura critica della nostra società» ha ribadito Alessandro Rapezzi della segreteria nazionale Flc insieme al segretario oristanese Antonello Cossu. (v. p.)