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Bari-Appello in difesa della scuola pubblica

Quello che segue è un appello che verrà distribuito in formato "cartaceo" il 31 ottobre prossimo, nell'ambito di una giornata provinciale di mobilitazione in difesa della scuola e dell'istruzione ...

29/10/2003
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Quello che segue è un appello che verrà distribuito in formato "cartaceo" il 31 ottobre prossimo, nell'ambito di una giornata provinciale di mobilitazione in difesa della scuola e dell'istruzione pubblica.
Saremo presenti con i nostri banchetti nel centro di Bari e in diversi paesi e città della provincia, sia per raccogliere sottoscrizioni all'appello, sia per diffondere nostro materiale informativo, sia - soprattutto - per discutere con le cittadine e con i cittadini le nostre proposte su un modello di istruzione alternativo a quello del Governo.
Vi chiediamo di aderire all'appello, inviando la vostra adesione all'indirizzo appelloistruzione@libero.it e di inoltrare la presente mail al maggior numero di indirizzi possibile.
Vi aspettiamo in piazza il prossimo 31 ottobre

Grazie

In tutti i paesi del mondo il sistema dell'istruzione e della formazione rappresenta un fattore fondamentale di crescita e sviluppo, una risorsa non solo per promuovere opportunità di accesso e di successo per tutte e per tutti, ma anche per consolidare le basi del tessuto civile e democratico.

Una scuola che garantisca a tutte e tutti uguali opportunità di sapere e conoscenza è condizione di democrazia, risorsa per lo sviluppo civile, culturale, produttivo ed economico di un Paese.

Perciò oggi è necessario investire in questo settore così decisivo per le possibilità di crescita per l' intero Paese, per la comunità e per i singoli.

E invece questo governo sta facendo l'esatto contrario: attua una serie di provvedimenti che sottraggono fondi e risorse, e per questa via depotenzia il sistema pubblico dell'istruzione, rendendo più difficile la qualità dell'insegnamento. Impoverire l'istruzione pubblica significa procedere lungo la strada della privatizzazione, e noi crediamo che la scuola non possa diventare un servizio privato a cui possono accedere più agevolmente e più sicuramente solo quelle famiglie che se lo possono permettere.

La spia più vistosa delle intenzioni di questa maggioranza è rappresentata dal fatto che i provvedimenti che riguardano il settore della pubblica istruzione sono letteralmente "blindati" e non vengono sottoposti a un reale dibattito democratico. Il progetto è evidentemente quello della privatizzazione e della mercificazione dei servizi che riguardano l'istruzione e la formazione.

In questa maniera, però, il sistema pubblico dell'istruzione e della formazione viene ricacciato nel passato, e non è più in grado di rispondere ai bisogni di una società in rapida evoluzione come quella italiana.

Per questo, crediamo che sia necessario promuovere l'aggregazione, la mobilitazione compatta e coesa di genitori, insegnanti, studenti, in modo tale da promuovere iniziative per rafforzare un settore, come quello della scuola, che rappresenta una risorsa per l'intero Paese.

Rivendicare il diritto a una scuola pubblica, laica, pluralista significa investire nel nostro futuro, nel futuro di un'intera Nazione.

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