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Bologna: Scuola: scioperi e cortei. La parola torna alla piazza

Dagli studenti medi all’Università: concentramento alle 10,30 in piazza san Francesco

17/11/2010
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Corriere della sera

Dagli insegnanti agli studenti, dalla scuola all’università, fino ai conservatori, alle accademie e ai centri di ricerca: tutto il mondo della conoscenza oggi si ferma e sciopera. la manifestazione, promossa tra gli altri dal Coordinamento degli studenti medi, incassa appoggio e solidarietà non solo dai sindacati, in prima fila Flc-Cgil, ma anche dall’Idv in Regione e dal Cassero di Bologna. L’occasione è quella dell’International students day, la giornata internazionale di mobilitazione degli studenti che commemora quel giorno, nel 1939 in Cecoslovacchia, che vide i nazisti massacrare i giovani scesi in piazza contro la guerra. La causa scatenante della manifestazione di oggi è però la difesa delle conoscenza.

Lo sciopero vede lo stop nella prima ora di servizio o l’ultima del turno pomeridiano per la scuola, la formazione professionale, le accademie e i conservatori. Mentre docenti, ricercatori, personale tecnico e amministrativo delle università e degli enti pubblici di ricerca si fermano le prime quattro ore. Lo stato di agitazione indetto da settembre dalla Flc-Cgil ha già visto lo sciopero ad intermittenza, circa ogni 15 giorni, dei lavoratori della scuola. Ora è la volta, in particolare, dell’università e della ricerca.

In tutte le città dell’Emilia-Romagna, dunque, ci saranno cortei, dibattiti, iniziative, volantinaggi. A Bologna il concentramento è in piazza San Francesco alle 10 e dopo il corteo c’è un presidio in piazza Roosevelt. Qui alle 11,30 una delegazione sarà ricevuta dal prefetto al quale si chiederà di riferire al Governo l’insostenibilità dei tagli. Il corteo dovrebbe poi riprendere e dirigersi in zona universitaria dove in tarda mattinata è previsto un incontro di una delegazione della Cgil con il rettore Ivano Dionigi.

Alla manifestazione partecipano in massa anche i collettivi universitari e il centro culturale Bartleby, mobilitato da giorni e autore tra l’altro del flash-mob sotto le Due Torri di lunedì pomeriggio. Non sono esclusi blocchi del traffico in punti strategici della città. «Bloccheremo le università e le città, assedieremo chi intende imporre tagli e ddl nefasti— recitano i comunicati che girano in Rete —. Organizzeremo flash mob, azioni comunicative e riappropriazione delle facoltà, perché finché il ddl non verrà ritirato le università non saranno pacificate». Partecipa anche la Sinistra univesitaria con un programma originale. Si comincia in piazza Verdi, dove dalle 13 alle 15 sarà distribuito pane e nutella. Subito dopo, e fino alle 17, saranno proiettate alcune slide in piazza per spiegare «agli studenti gli effetti negativi della riforma Gelmini». Infine, alle 19, via all’aperitivo «per il diritto allo studio» al bar Belmeloro di


Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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