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Brescia Oggi: Il sindacato: «Organici ridotti all’osso»

«Cento bambini in lista d’attesa, classi riempite anche oltre i limiti e orario ballerino»

17/04/2006
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Bresciaoggi

confederali lanciano l’allarme e annunciano la mobilitazione se le richieste avanzate non saranno esaudite
Il sindacato: «Organici ridotti all’osso»
In tutta la Regione 100 sezioni vacanti per l’infanzia, 830 cattedre vuote alle superiori
«Cento bambini in lista d’attesa, classi riempite anche oltre i limiti e orario ballerino»
I sindacati confederali della scuola lanciano l’allarme organici e minacciano mobilitazione.
Finora la quota di insegnanti di ciascuna scuola è stata calcolata con i vecchi criteri, e gli effetti della Riforma Moratti non si sono avvertiti molto. Dall’anno prossimo le cose cambiano. E le segreterie dei sindacati parlano di «ennesimo inganno che sta per essere consumato».
A fronte di «limpide» richieste, in linea con la normativa vigente - dicono - l’amministrazione scolastica «sta sottraendo posti per il normale funzionamento delle scuole». Fanno i conti, e trovano che in tutta la regione, nella scuola dell’infanzia mancano 100 sezioni, alle elementari non rispondono all’appello 450 posti, nella scuola media restano scoperti i posti a tempo prolungato richiesti, alle superiori c’è il vuoto in 830 cattedre.
Le assicurazioni fornite dalla Direzione generale regionale sulla richiesta di insegnanti per il regolare svolgimento delle lezioni in tutti gli ordini di scuola - denunciano i sindacati - si stanno dimostrando «neve al sole». E aggiungono che «non ci sarebbe alcuna disponibilità da parte del ministero dell’Istruzione a fornire i posti necessari, certificati dalle richieste delle scuole così come la Finanziaria ha previsto».
I sindacati puntano l’indice contro un’amministrazione che fa orecchie da mercante e cambia le regole.
«Correttezza vorrebbe - osservano - che a fronte di tetti di organico non previsti dalla Finanziaria, nelle sedi di confronto sindacale si dicesse la verità, ossia che la Direzione scolastica regionale non è in grado di assumere qualunque tipo di decisione perché vincolata da rigidi indirizzi di spesa, peraltro contraddittori rispetto alle norme richiamate dalla stessa Finanziaria».
Di fronte a questo atteggiamento, «la disponibilità delle organizzazioni sindacali - minacciano - cambia radicalmente». Intanto, richiamano il direttore regionale al rispetto degli impegni presi, e in caso di risposta negativa si riservano «azioni di mobilitazione per far rispettare quanto la normativa prevede in materia di costituzione di organici».
La cosa è tanto più necessaria di fronte a un aumento «considerevole» della popolazione scolastica, «accertato dalle scuole, dai Csa e dalla stessa Direzione regionale».
Ulteriore prova, per i sindacati, sono i bambini di tre anni «collocati in liste d’attesa perché l’organico concesso dal ministero non permette di aprire circa 100 sezioni».
Alle elementari, poi, le classi «verranno riempite al massimo e in molti casi si andrà oltre i limiti consentiti», e «non potrà essere soddisfatta la richiesta di tempo scolastico delle famiglie».
E così via per gli altri ordini di scuola. Il direttore regionale - accusano i sindacati - si era impegnato a chiedere un intervento compensativo al ministero, «ma fino ad oggi l’unico risultato è il silenzio».
Un silenzio che è l’anticamera di «aumento del lavoro precario, caroselli di insegnanti, di attese per l’immissione in ruolo, e di famiglie che non potranno scegliere il tempo, l’organizzazione e gli indirizzi scolastici».mi.va.