Campi, bloccate le attività aggiuntive nelle scuole per mancanza di fondi
Gli effetti dello sciopero delle attività aggiuntive, in atto in molte scuole fiorentine, indetto dalla Flc Cgil, si sono fatti sentire. Ecco il bilancio della Flc-Cgil
Campi Bisenzio, 20 marzo 2014 - Gli effetti dello sciopero delle attività aggiuntive, in atto in molte scuole fiorentine, indetto dalla Flc Cgil, si sono fatti sentire. Paola Pisano, segretario provinciale Flc Cgil Firenze, e gli insegnanti dell'rsu hanno illustrato questa mattina la situazione in cui versano gli istituti scolastici della Piana (ma non solo questi) a seguito del blocco delle attività aggiuntive, proclamato da docenti e personale Ata.
Il fondo ministeriale che nel caso dell'istituto comprensivo La Pira di Campi Bisenzio ammonta a 110.000 euro (in pratica 80 euro ad alunno) è stato in parte utilizzato per completare il pagamento delle spese ordinarie, come gli scatti di anzianità. Se nell'anno scolastico 2012/2013 il fondo era già stato tagliato del 35/40%, quest'anno lo è ancora di più. La situazione è complessa e la scuola pubblica è in grande sofferenza.
“I corsi di recupero – ha spiegato la Pisano – sono stati tagliati, quelli di alfabetizzazione quasi azzerati. Tutto è rimandato a quello che possono erogare come contributo i Comuni”. L'istituto comprensivo La Pira ha perso negli ultimi 4 anni 8 posti in organico che non sono stati reintegrati e alla scuola materna “San Giusto” c'è una sola persona in organico, tanto che il pomeriggio la scuola chiude prima. L'Istituto conta ben 1470 alunni, 130 insegnanti e 29 fra assistenti amministrativi e collaboratori.
Lo sciopero era stato proclamato contro i tagli ai fondi alle scuole, lo sblocco degli scatti stipendiali e delle progressioni economiche del personale ATA e le immissioni in ruolo sui posti vacanti e disponibili. Lo sciopero è stato proclamato dal 21 febbraio al 22 marzo e l'adesione, a livello provinciale, è stata alta, ben oltre le aspettative. A San Donnino ha aderito anche la vice-preside, prossima alla pensione, ma che ogni giorno sperimenta le difficoltà di gestire (insieme al preside Osvaldo Di Cuffa) 7 plessi dove alta è la percentuale di alunni stranieri e dove i corsi di alfabetizzazione sarebbero fondamentali. Fra i custodi l'adesione allo sciopero è arrivata al 99%, fra i docenti oltre il 50%.
“Quest'anno – ha aggiunto la Pisano – solo grazie alla buona volontà degli insegnanti è stato possibile fare dei progetti di lettura, recupero e potenziamento dell'offerta formativa”.
di M. Serena Quercioli