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Corriere di Romagna: ATA. Prossimi al collasso

L’allarme arriva dalla Cgil Scuola della provincia di Ravenna

14/05/2006
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Corriere di Romagna

La già compromessa condizione dei lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari nella scuola è ormai prossima al collasso”. L’allarme arriva dalla Cgil Scuola della provincia di Ravenna, alla luce degli organici di diritto che si profilano per l’anno scolastico 2006/2007.A settembre infatti le scuole del Ravennate riapriranno le porte con 25 dipendenti in meno, per quanto riguarda il personale Ata, rispetto a quanto matematicamente richiederebbero gli indicatori stabiliti. “Il risultato complessivo delle configurazioni di organico delle singole scuole - spiega Monica Ottaviani, responsabile della Federazione Lavoratori della conoscenza della Cgil di Ravenna - comporterebbe la costituzione di 1.287 posti, mentre l’Ufficio Scolastico regionale ne prevede solo 1.262”.L’esponente sindacale fa notare che oltretutto gli stessi 1.287 posti calcolati “sono il risultato delle nuove tabelle, già modificate in senso ulteriormente restrittivo soprattutto per i collaboratori scolastici”.L’ulteriore “prosciugamento” dell’organico scolastico viene desunto dai sindacati - pur non essendosi ancora svolto l’incontro al Csa - alla luce della bozza del Decreto ministeriale, delle nuove tabelle allegate e della comunicazione del “tetto” di posti assegnati alla provincia di Ravenna per il 2006/07.E su quest’ultimo la Cgil ha qualcosa da ridire: “Si conferma il danno che i tetti regionali producono: particolarmente gravi in quelle regioni, come la nostra, nelle quali si registra un aumento della popolazione scolastica in misura addirittura superiore rispetto agli anni precedenti”.Di più, la Ottaviani ravvisa “assenza di trasparenza” nelle procedure per l’assegnazione degli organici: “Le scuole quindi, dopo aver inserito nel sistema informativo i dati richiesti, ricevono una configurazione dell’organico che, per effetto dei tetti regionali, dovrà subire una decurtazione”.La Cgil presenterà quindi il conto al dirigente del Csa, quando sarà fissato l’incontro in merito: “Chiederemo l’assegnazione di una congrua e ulteriore quota di organico - afferma la Ottaviani -, che già risulta indispensabile a seguito delle tante segnalazioni e richieste inoltrate dalle scuole”. Un ulteriore aggiustamento al rialzo, aggiunge la Cgil, potrà essere fatto quando si passerà dagli organici di diritto a quelli di fatto.La richiesta conclusiva è “la conferma che, a fronte di situazioni in cui non risulti possibile garantire il servizio e la sicurezza, i dirigenti scolastici possano stipulare autonomamente contratti a tempo determinato sulla base delle graduatorie d’istituto”.