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Corriere di Romagna-Gli insegnanti precari dicono di nuovo "basta"

Gli insegnanti precari dicono di nuovo "basta" CESENA - No alla proposta del ministro Moratti. Il pollice verso è quello degli insegnanti precari. Il malessere è espresso in un documento firmat...

08/06/2005
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Corriere di Romagna

Gli insegnanti precari dicono di nuovo "basta"
CESENA - No alla proposta del ministro Moratti. Il pollice verso è quello degli insegnanti precari. Il malessere è espresso in un documento firmato da una trentina di docenti del territorio di Cesena e Forlì, che si fanno portavoce di centinaia di precari.Per prima cosa viene ribadito il totale dissenso nei confronti della Riforma Moratti e, quindi, dell'articolo 5 riguardante il nuovo sistema di reclutamento dei docenti della scuola "perché viola l'articolo 97 della Costituzione". A tal proposito viene citata una sentenza del Tar del Veneto che boccia il decreto.I firmatari della nota ritengono poi infondato e ingiustificato il giudizio del ministro, quando sostiene che con il nuovo sistema di reclutamento entreranno i "più qualificati e più giovani"."Noi - sostengono i firmatari - qualificati lo siamo, se non altro per aver superato i concorsi pubblici, sia quello ordinario a cattedre. Giovani lo eravamo, e non per nostra scelta o inadempienza professionale siamo costretti a trovarci fuori dalla scuola, anche perché dopo il concorso le assunzioni sono state bloccate".In merito al piano di assunzioni, i rappresentanti del coordinamento precari della Provincia Forlì-Cesena si dicono sconcertati per la pesante interferenza del nuovo sistema di reclutamento con il piano assunzioni. Per due anni su tre del piano, per il precariato le quote delle graduatorie di merito scompariranno e il piano dovrebbe insistere solo sulle graduatorie permanenti. Inoltre viene ritenuto incomprensibile la scelta di far iniziare il piano delle assunzioni nel 2006 anzichè dal settembre prossimo. Perché aspettare un altro anno? Il sospetto è che i tempi siano calibrati sul calendario elettorale.In conclusione, il coordinamento dei precari chiede che le assunzioni vengano fatte per l'intera durata del piano con il sistema in vigore (50 per cento graduatorie permanenti, 50 per cento graduatorie di merito); che le assunzioni inizino nel settembre 2005; che il piano venga calibrato sul numero effettivo dei precari; che venga risolta la questione della valutazione dei titoli seguendo criteri più equi.