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Corriere di Romagna-"Penalizzati dalla riforma"

"Penalizzati dalla riforma" forlimpopoli - Scuola più povera di risorse e di contenuti. Il dibattito sulla riforma della scuola media superiore è entrato nel vivo anche all'istituto d'istruzion...

19/06/2005
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Corriere di Romagna

"Penalizzati dalla riforma"
forlimpopoli - Scuola più povera di risorse e di contenuti. Il dibattito sulla riforma della scuola media superiore è entrato nel vivo anche all'istituto d'istruzione superiore di Forlimpopoli. In un collegio dei docenti del 15 giugno gli insegnanti hanno rigettato le principali direttive della proposta ministeriale le cui conseguenze, individuate in un declassamento dell'istruzione tecnica e professionale e nell'impoverimento della formazione culturale e personale dei giovani, sarebbero deleterie per l'istituto. "I numerosi tagli alle risorse e al tempo scuola previste dalla riforma riguardano infatti principalmente l'istruzione tecnica e professionale che durerà solo quattro anni. Il tempo scuola passerà, inoltre, da quaranta a trenta ore, di cui otto di apprendistato nelle aziende, e gli insegnanti di materie tecniche saranno sostituiti da esperti del tutto esterni alla scuola. Saranno infine le regioni a gestire la formazione professionale, definita per questo di serie B perché non offrirà più le stesse possibilità dei licei, di serie A perché ancora dipendenti dallo stato, di poter accedere all'università. Verrà creata anche un'istruzione di serie C, quella dei ragazzi che decideranno di completare gli studi dopo tre anni con l'apprendistato nelle aziende". Preoccupati per il futuro dell'istruzione tecnica e professionale, i docenti dell'istituto di Forlimpopoli, composto da un settore professionale per i servizi alberghieri e per la ristorazione "P. Artusi" e da un liceo socio-psico-pedagogico e delle scienze sociali "V. Carducci", hanno formulato una controproposta che mette in luce la necessità di prolungare l'obbligo scolastico per tutti i giovani, per valorizzarne la formazione culturale e personale, e "per permettere un'effettiva e armoniosa integrazione tra la formazione della persona e la preparazione specialistica. Il rimodellamento della scuola non deve avere il fine ultimo di tagliare i costi, ma di valorizzare il sistema scolastico statale secondo quel ruolo centrale che la Costituzione gli riconosce".

Elena Montironi