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Corriere: «Libri troppo cari per gli studenti». Il Tar boccia una scuola media

Accolto il ricorso di Altroconsumo. «La Martinengo-Alvaro è un istituto fra i tanti che fanno spendere più del dovuto»

11/04/2006
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Corriere della sera

Libri troppo cari alle scuole medie: il Tar della Lombardia accoglie un ricorso di Altroconsumo. Lo scorso autunno l’associazione dei consumatori aveva impugnato di fronte al tribunale regionale le scelte dei testi della media statale Martinengo-Alvaro di Milano. «Un istituto scelto simbolicamente - fanno notare ad Altroconsumo - tra i tanti che in tutta Italia fanno spendere ai ragazzi e alle loro famiglie più di quanto autorizzato dalla Stato». Ieri il Tar si è pronunciato annullando il provvedimento con cui la scuola aveva adottato i libri per l’anno scolastico 2005-2006. Nessuna sanzione nei confronti dell’istituto. «Nonostante la sentenza del Tar, per l’anno scolastico che sta per finire quel che è fatto è fatto», ammette Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. «Ci aspettiamo, però, che i consigli di istituto, impegnati proprio in questi giorni nella scelta dei libri di testo da far comprare il prossimo settembre, tengano conto delle osservazioni del tribunale amministrativo regionale», continua Martinello.
A far scoppiare il caso «carolibri» era stata, nell’autunno scorso, un’indagine d Altroconsumo condotta nelle principali città italiane, tra cui Milano. Risultato: il 44 per cento delle classi prime delle scuole medie hanno superato il tetto di 280 euro previsto per l’acquisto dei libri (erano il 36 per cento l’anno precedente). La percentuale di seconde che hanno fatto spendere più del dovuto (108 euro) è stata pari al 67 per cento. Mentre il 38 per cento delle terze ha superato i 124 euro auspicati dal ministero.
L’anno scorso la scuola media Martinengo-Alvaro ha superato i limiti di spesa per tutte le tre classi. Ma è in buona compagnia. In città Altroconsumo ha segnalato per eccessi di spesa 36 istituti su 85 controllati. Oltre alla Martinengo-Alvaro, anche Arcadia-Pertini, Buonarroti, Buon Pastore, Cardinal Borromeo, Ciresola-Teodoro, Manzoni, collegio San Carlo, Confalonieri, Cor Jesù, Correnti, De Marchi, Elsa Morante, Gonzaga, Primo Levi, De Amicis, La Zolla, Leonardo da Vinci, Majno, Marcelline, Maria Immacolata, Negri, Porta, Sant’Ambrogio, San Celso, Scuola media per ciechi, Suore angeliche, Suore mantellate, Tiepolo, Verdi, via Borsa, via Cipro-Ascoli, via Gallarate, via Moscati-Mameli, via Ojetti, Vico.
Con un decreto del dirigente scolastico, la scuola Martinengo-Alvaro aveva modificato l’elenco dei libri da acquistare rendendo facoltativo il testo di Scienze motorie per rientrare nei limiti di spesa stabiliti dal ministero. Ma il Tar non ha considerato sufficiente questo intervento riparatore. Perché è vero che lo sforamento rispetto alla spesa di riferimento veniva ridimensionato a un 10 per cento tollerato dalle norme nazionali in materia. Ma è altrettanto vero, secondo il Tar, che questa spesa aggiuntiva, seppur lecita, doveva essere motivata in modo adeguato per «obiettive necessità determinate da innovazioni didattiche ed educative».
«L’istituto, invece, si è appellato alla "continuità didattica", una giustificazione inadeguata», fanno notare in Altroconsumo. Il presidente dell’associazione si appella ai genitori: «Attenzione all’elenco dei libri del prossimo anno scolastico. Qualità dello studio e spesa ragionevole possono andare d’accordo».

Ri. Que.