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Corriere/Milano: Appello bipartisan: basta violenza nelle scuole

Dibattito con i ragazzi del Tenca dopo la lettera al «Corriere» del padre del ragazzo di destra sprangato dagli avversari

19/05/2006
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Corriere della sera

La Russa e Cortiana agli studenti: «Intolleranza, non ripetiamo gli errori degli anni ’70»
Agguati all’uscita della scuola, messaggi di minaccia sui giornali studenteschi, lotta per il territorio, scritte sui muri, celtiche e avvertimenti. E la paura: di incontrare il gruppo rivale all’uscita delle lezioni, di trovarsi in minoranza davanti alle spranghe. È stato il papà del diciassettenne aggredito il 4 maggio in via Olona (un giovane vicino a Forza Nuova colpito da ragazzi dei centri sociali) a denunciare il clima di violenza che sta crescendo negli istituti superiori milanesi. A parlare di un’intolleranza che ricorda altri anni, altre lotte politiche. Estrema destra contro estrema sinistra. Gruppi di neofascisti che lottano per il controllo di scuole come il Lanzone (da cui sono stati espulsi due attivisti di destra), il Leopardi, il classico Manzoni (tutti nella stessa zona), lo scientifico Vittorini, il Vittorio Veneto. E giovani dei centri sociali che rispondono: «Razzisti e xenofobi non possono entrare nelle nostre scuole».
Divisi anche sulla lettera del padre. «Si dice tanto pacifista, ma suo figlio è un neonazista - dicono dai collettivi -: forse c’è da porsi qualche domanda». I giovani di Parini in Azione, il gruppo di destra del liceo di via Goito, commentano: «Lo studente del Leopardi è stato vittima della violenza e dell’ignoranza. A lui esprimiamo la nostra solidarietà come avremmo fatto con un ragazzo di sinistra». E mentre i giovani dell’Uds condannano l’aggressione «soprattutto perché viene dai compagni, perché tradisce i valori della sinistra», uno studente del collettivo del Tenca (uno degli aggressori è iscritto in questa scuola, l’altro è del Berchet) precisa: «Giusto appellarsi alla non violenza, ma non dimentichiamo che il ragazzo colpito si accompagna a persone che girano con i coltelli in tasca».
Proprio al Tenca, lunedì alle 15, si terrà un incontro sugli anni Settanta. Con due protagonisti dell’epoca: l’onorevole di An, Ignazio La Russa, e il verde Fiorello Cortiana. Nemici-amici dai tempi delle barricate. «E proprio attraverso questo rapporto di rispetto - dice La Russa - vogliamo spiegare che l’intolleranza non ha mai pagato». Analizza gli ultimi scontri Fiorello Cortiana: «In questo periodo post-ideologico prevale la violenza di matrice estetica, il principio "ho un nemico quindi so chi sono". È un’ escalation che determinerà l’uso degli spazi cittadini. La lettera del padre mi ha colpito e commosso. Sono parole che non devono essere pronunciate invano».

Annachiara Sacchi