Corriere/Milano: I precari in catene. Colosio: un piano con la Regione per i senza-lavoro
Protesta ad oltranza davanti al Provveditorato. «Tagliati più di mille posti»
Incatenati a oltranza davanti al provveditorato. Per dire no ai tagli («mille cattedre in meno solo a Milano») e alla disoccupazione «forzata». È partita ieri mattina la protesta dei precari della scuola. Preoccupati per un futuro «senza lavoro». Ma il direttore scolastico regionale, Giuseppe Colosio, abbassa i toni: «Stiamo cercando una soluzione con la Regione». Non chiamateli ammortizzatori, su questo Colosio è chiaro. «L’indennità di disoccupazione c’è già. Piuttosto stiamo cercando alcuni strumenti per dare ulteriori risorse allo sviluppo della scuola». Esempio? «In Lombardia c’è il problema degli stranieri, qualche docente in più servirebbe. E si potrebbero a estendere alcune eccellenze ». Niente compresenze per il tempo pieno, su questo la legge è chiara, ma un possibile «riutilizzo» di circa 2 mila precari a spese della Regione e dello Stato.
Il piano, messo a punto con l’assessore Gianni Rossoni, potrebbe essere pronto entro una settimana. «Per ora sono idee generiche. Sia chiaro — aggiunge Colosio —: noi non possiamo fare miracoli. I tagli ci sono. Ma il futuro è fatto di maggiori gratificazioni per i docenti. In termini di carriera e di retribuzione».
Quanto alle nomine, Colosio conclude: «Siamo al 95 per cento, solo a Milano abbiamo ancora cattedre da assegnare. Un problema: ci restano da incaricare i docenti del Sud, che però attendono di capire se nei loro paesi c’è qualche posto. Ma noi non possiamo aspettare».
A. Sac.