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Corriere/Milano: «Insegno da vent’anni con il miraggio di una cattedra»
Una vita da precaria
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LA DOCENTE«Insegno da vent’anni con il miraggio di una cattedra»Antonella Filannino ha 48 anni, insegna inglese da venti e dal 1986 aspetta una cattedra fissa.
Una vita da precaria?
«Sì, durissima».
Qual è l’aspetto più difficile?
«Dover chiudere ogni anno il rapporto con gli studenti e i colleghi. E ricominciare daccapo ogni volta».
E le nomine?
«Quelle poi. Ogni estate in provveditorato stipati come delle bestie. Sono stanca».
Di che?
«Di tutta questa burocrazia e di essere considerata un’insegnante di serie B».
Da chi?
«Da alcuni colleghi. Per fortuna non nella scuola in cui insegno, a Rozzano. Ma mi è capitato».
Lo stipendio?
«Fino a giugno 1180 euro al mese. A settembre si riparte. Nel frattempo si fanno mille code per chiedere l’indennità di disoccupazione».
Ce la fa?
«Sì ma ci sono alcuni aspetti imbarazzanti».
Per esempio?
«Devo comprare un computer a rate e mi vergogno».
Perché?
«Il mio ultimo stipendio sarà quello di giugno, ho paura che mi rifiutino l’acquisto». A. Sac. |
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