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Corriere-San Carlo, premio a chi supererà l’«esame» di preparazione e rapporto con gli studenti

Pagella ai prof, bonus in busta paga ai più bravi

28/03/2006
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Corriere della sera

Anche genitori e ragazzi nella commissione che assegnerà gli incentivi. Il rettore: «Positive le reazioni degli insegnanti»
Pagella ai prof, bonus in busta paga ai più bravi
San Carlo, premio a chi supererà l’«esame» di preparazione e rapporto con gli studenti
Un premio per i docenti migliori. Per i più preparati, capaci di trasmettere la loro materia con passione e destare l’attenzione dei ragazzi, di avere un buon rapporto con studenti e genitori ed essere educatori fino in fondo. Prof sotto esame al collegio San Carlo. L’istituto di corso Magenta, il primo a sperimentare la riforma Moratti, è pronto per un’altra novità: un concorso per dare incentivi professionali agli insegnanti più bravi. Il bando è stato lanciato ieri. In palio, venti bonus che saranno distribuiti con la busta paga di luglio.
Premi di risultato e un nuovo sistema di valutazione destinato a far discutere: i volontari che parteciperanno alla sperimentazione (in vigore per i prossimi due anni) saranno giudicati sulla base delle competenze scientifiche (lauree conseguite, corsi di aggiornamento, master, titoli vari), didattiche (l’insegnamento, ma anche i risultati ottenuti dalla classe), relazionali (il rapporto con le famiglie e gli alunni).
«Vogliamo dare ai nostri 150 insegnanti - spiega don Aldo Geranzani, rettore del collegio - la possibilità di mettersi in gioco». E nonostante le prime perplessità («Ci sono voluti quindici anni per realizzare questo progetto»), il corpo docente del San Carlo sembra avere accettato di buon grado l’innovazione. «Soprattutto i più giovani», conferma Paolo Rezzonico, vicepreside delle superiori.
«Qualificare l’intangibile», è questa la sfida della scuola. «È l’idea - continua il rettore - di premiare il valore di professori e maestri, valorizzando il loro lavoro, spesso poco riconosciuto».
A giudicare i docenti sarà una commissione composta dal rettore (il suo voto influirà per il 30 per cento), dal preside (di micronido, nido, elementare, media, liceo classico, scientifico, economico) con un insegnante eletto (per il 40%), dai rappresentanti dei genitori (15%) e dei ragazzi (15). Obiettivo, raggiungere almeno i sette decimi. E superare la concorrenza dei colleghi.
Ma c’è un’altra novità, racconta Achille Trombini, consigliere delegato del collegio: «A chi supererà il concorso per due volte, sarà confermata l’ una tantum . A quel punto il bonus entrerà definitivamente a far parte dello stipendio».
I risultati del concorso (che non prevede colloqui) saranno pubblicati entro il prossimo giugno. Solo il nome dei vincitori sarà reso pubblico. «Anche perché - spiegano dalla scuola - non è detto che tutti vogliano partecipare». Nessuna remora, però. «Non abbiamo paura delle nostre idee, andiamo avanti». Anche se la decisione presa rischia di essere impopolare.
«È un passo decisivo, ancorché sperimentale - aggiunge don Aldo Geranzani - verso una effettiva valorizzazione del tesoro nascosto, e mai a sufficienza riconosciuto, della scuola italiana: una classe docente motivata e preparata, socialmente riconosciuta come vera risorsa della nazione».
Altro incentivo, ma questa volta a pioggia, per gli insegnanti «fedeli»: aumenti fino al 10 per cento per chi si ferma al San Carlo per più di cinque anni.

Annachiara Sacchi