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Flc Liguria: Lettera aperta al Ministro Fioroni

apprendiamo dai mezzi di stampa che Lei è stato presente a Genova il 17 maggio.

21/05/2007
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Lettera aperta al Ministro Fioroni

Egregio Signor Ministro,

apprendiamo dai mezzi di stampa che Lei è stato presente a Genova il 17 maggio.

Durante questa Sua visita, Lei ha partecipato ad interessanti iniziative che hanno coinvolto studenti, famiglie e operatori scolastici, tra cui in particolare una, intitolata "La nostra scuola".

Plaudiamo alla Sua sensibilità e ci compiacciamo che Lei, come recita il titolo di una dalle iniziative, consideri la solidarietà un progetto politico.

Tuttavia, come organizzazione che rappresenta anche i lavoratori della scuola statale, ci permettiamo di esprimerLe il nostro sconcerto nel constatare che gli incontri che Lei ha avuto con il mondo della scuola nella nostra città hanno riguardato esclusivamente scuole private confessionali.

In provincia di Genova, Signor Ministro, ci sono 118 Istituzioni Scolastiche Autonome Statali di ogni ordine e grado, nelle quali lavorano più di undicimila persone (contando solo l'organico di diritto!): insegnanti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario.

In molte di queste scuole si attuano sperimentazioni e progetti formativi di grande valore, si fa fronte a rilevanti emergenze sociali, ci si confronta ogni giorno con il territorio e con le sue esigenze.

E' possibile, Signor Ministro, che neppure una di queste scuole abbia i requisiti necessari per meritare il suo interesse?

E' possibile, Signor Ministro, che lei non senta il bisogno di confrontarsi con questi lavoratori e queste lavoratrici, che svolgono i loro compiti con serietà e dedizione nell'annoiato disinteresse della politica, che si ricorda di loro solo quando c'è da tagliare risorse e personale?

Ci sarebbe piaciuto incontrarLa, Signor Ministro.

Ci sarebbe piaciuto raccontarLe della fatica quotidiana, della mancanza di fondi, del disagio di tanti lavoratori precari che hanno scelto la scuola statale come loro prospettiva di lavoro e di vita.

Ci sarebbe piaciuto parlare con Lei del valore della scuola statale come presidio di democrazia e di educazione alla cittadinanza.

Purtroppo non è stato possibile e ce ne dispiace.

Ma forse la scuola che Lei considera veramente "Sua" è solo quella a cui ha dedicato tutta la Sua attenzione nella giornata di ieri.

Cordiali saluti (con un po' di rammarico e un po' di rabbia).

La Federazione Lavoratori della Conoscenza
CGIL Liguria