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Gazzetta di Modena-Scuola, siamo al capolinea

Pochi fondi: tagliate le supplenze brevi. E’ protesta

21/03/2006
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Gazzetta di Modena

FLC-CGIL E UNA DIRETTIVA
“Da mesi dal Ministero non arrivano più fondi per assicurare il regolare funzionamento della scuola pubblica statale. La situazione che registriamo è veramente grave, molte scuole sono ormai al collasso hanno le casse completamente prosciugate”. E’ il grido d’allarme lanciato dalla Flc-Cgil di Modena qualche giorno fa che parte da qua per lanciare una nuova critica frontale all’inviata dalla responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci, a tutti i Dirigenti Scolastici in cui si impartiscono disposizioni per non nominare più supplenti in caso di malattia del titolare.
Quella circolare, attacca la Cgil modenese, “recupera il peggio delle Finanziarie passate estendendo anche alla scuola dell’infanzia il divieto di nominare per i primi 5 giorni di assenza”.
Per il sindacato è come la goccia che fa traboccare il vaso di cinque anni in cui “si è prodotto un ingente danno alla scuola pubblica, ridotta a dover lesinare su tutto, con classi sempre più numerose, con la completa assenza di risorse sia umane che finanziarie”. Conseguenze prevedibili dalla Flc: accorpamento delle classi, azzeramento delle ore di contemporaneità che inevitabilmente faranno interrompere tutti i progetti contenuti nel Piano dell’Offerta Formativa, riducendo di fatto gli apprendimenti per i ragazzi, fino a giungere alla riduzione dell’orario scolastico solo in orario antimeridiano, esattamente come nell’immediato dopoguerra.
In una nota, la Flc-Cgil annuncia di volersi opporre “con tutte le forze al degrado della scuola”: stanno partendo richieste di incontri con i Prefetti e con i Csa.
Pronta replica del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci: “La nota da noi inviata intende prendere atto della situazione di criticità nel nostro bilancio in relazione alle supplenze brevi e saltuarie. Si tratta di cifre ingeti. Già lo scorso anno, a fronte di una spesa effettiva per le supplenze brevi e saltuarie di altre 73 milioni di euro c’è stata una copertura di 42 milioni. Quest’anno i fondi a disposizione sono 31 milioni”. Più chiaro di così...
La Stellacci ricorda poi che “la nota non ha carattere coercitivo, in quanto le scuole sono autonome e possono quindi, sotto la propria responsabilità, assumere le loro decisioni, ma si limita a richiamare le norme vigenti auspicandone l’applicazione da parte dei dirigenti scolastici. Esse prevedono che si provveda con personale interno alla scuola nel caso di sostituzioni inferiori ai 5 giorni nella primaria e ai 15 nella secondaria». Il Miur, conclude il dirigente regionale, si sta comunque impegnando a reperire altre risorse.
“Scuola pubblica al capolinea!”, ribatte il Flc Cgil.
E riprende il discorso di alcuni giorni fa: “La situazione che registriamo è veramente grave, molte scuole sono ormai al collasso hanno le casse completamente prosciugate. Ultimo atto della vicenda è la circolare inviata dalla Dirigente Regionale. Non nascondiamo una forte preoccupazione nei confronti dei ragazzi ai quali viene tolto il diritto ad avere una scuola che offra loro percorsi formativi qualificati e che promuova per tutti quel successo formativo utile per crescere ed integrarsi nella società”.
Vengono ribadite le richieste: “Chiediamo il ritiro immediato della circolare della Dirigente regionale in quanto illegittima e l’attribuzione dei fondi necessari per garantire il regolare svolgimento delle lezioni”.
“A livello regionale è già stato proclamato lo stato di agitazione del personale, che potrebbe sfociare anche in scioperi articolati a livello provinciale, e in numerose altre forme di mobilitazione”.
“Sconcertati ed allibiti di aver udito dal Presidente del Consiglio, solo alcune sere fa, che la riforma della scuola ci invidiata da molti Paesi europei, auspichiamo un immediato Suo intervento per far cessare questo stato di prostrazione in cui sono scivolate le scuole statali della nostra Regione”, conclude Flc Cgil di Modena.