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Gazzettino:Crescono gli alunni nelle aule. Si raggiunge anche il limite dei ventotto

LA DENUNCIA.

18/03/2006
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Il Gazzettino

Liste d'attesa, classi affollate e un aumento degli iscritti che non trova corrispondenza nella consistenza del corpo docente. Questi e altri rappresentano alcuni dei problemi della scuola per l'infanzia, che fa i conti con una pressione demografica diffusa.
«Per l'anno scolastico 2006/2007 - spiegano Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese, della Flc Cgil - si registrano ben 3.664 iscritti (anticipatari esclusi), a fronte dei 3.642 dello scorso anno. Aumentano gli studenti per sezione e cresce il rapporto tra il numero degli alunni rispetto al numero degli insegnanti, che va ben oltre a un docente per 24 ragazzi. L'indice tende a salire proprio nelle classi dove sono inseriti studenti diversamente abili. Si cerca di saturare le classi fino al limite dei 28».Un esempio? «Nel circolo didattico di Cordenons - continuano i due sindacalisti - registriamo una sproporzione nella costituzione degli organici delle due scuole per l'infanzia: nella sovraffollata Rodari e, all'opposto, in quella di Villa d'Arco. Chiediamo di diminuire la pressione sulla prima e aggiungere due sezioni nella seconda. Riempire la classe fino al limite massimo delle 28 unità deve rimanere l'estrema ratio, dopo l'opera di orientamento verso il plesso vicino, che dista circa un chilometro dall'istituto di via Nogaredo. Non esiteremo ad aprire una vertenza».Cordenons non è ad ogni modo l'unico centro oggetto di attenzione da parte del sindacato, perché lo stesso ritiene indispensabile aprire nuove sezioni a Pordenone, Porcia, Sacile, Cordenons; serve inoltre creare nuove scuole materne a Chions, Prata, Brugnera, Casarsa, San Quirino, Roveredo, Fiume Veneto, Pasiano e Pravisdomini. Quello che per ora è certo è che gli anticipatari, i bambini di due anni e mezzo, rimarranno di certo esclusi dalle iscrizioni del prossimo anno scolastico, dopo il "niet" espresso dalla Regione. «Nonostante le richieste espresse dai genitori, mancano tuttora le condizioni per dare vita all'accoglienza anticipata - dicono Franza e Dall'Agnese - così come non si è raggiunta l'intesa tra la Direzione scolastica regionale, l'Anci e la Regione».Il fenomeno dell'anticipo è comunque in crescita, come dimostrano le 118 domande presentate alle scuole, circa il 30\% in più rispetto lo scorso anno, distribuite tra primo Circolo di Pordenone (15 iscritti), secondo Circolo di Pordenone (15), terzo Circolo di Pordenone (5); 6 iscritti a Aviano, Azzano, Montereale, Fontanafredda (Istituto Comprensivo), Travesio (Istituto Comprensivo); 5 a San Martino al Tagliamento; 12 nel circolo di Cordenons; 2 a Cordovado (Istituto Comprensivo); 9 a Maniago e a Porcia; 3 a Meduno; 7 a San Vito; 10 a Spilimbergo; 1 a Zoppola.

Se le famiglie restano insoddisfatte rispetto alle richieste, i docenti della scuola per l'infanzia non dormono sonni tranquilli e i precari rimangono a bocca asciutta: i dirigenti scolastici chiedono 313 cattedre, ma la Direzione scolastica ne concede soltanto 240. Anche nei Centro territoriali permanenti dedicati alla formazione degli adulti (Prata, Sacile, San Vito e Pordenone) il numero delle cattedre è bloccato da tempo, nonostante i 2.500 iscritti che si trovano a fare i conti con un organico carente di figure docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). «La nostra attenzione - conclude la Cgil - è rivolta in primis alle scuole per l'infanzia paritarie e private, dove spesso non si applicano le norme del contratto. Difenderemo a tutti i costi i diritti di questi lavoratori».

Alessandra Betto