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Gazzettino/Pordenone: Scuola, in aula "a tempo"

Almeno cinquecento docenti precari coinvolti nella staffetta delle cattedre

04/09/2007
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Il Gazzettino

A nove giorni dall’inizio delle lezioni incertezze aggiuntive per il ricorso degli abilitati

Il valzer delle cattedre, a qualche mese dall'avvio del nuovo anno scolastico, il 12 settembre, colpirà oltre 500 docenti, specialmente negli istituti superiori. Oltre alle agitazioni che coinvolgeranno tutto il personale della scuola pubblica fin dalle prime battute, l'inizio delle lezioni sarà caratterizzato dalla precarietà più diffusa, a causa dei ritardi ministeriali.
Secondo la denuncia della segreteria Flc Cgil di Pordenone, la mancata predisposizione delle graduatorie permanenti, così come quelle di seconda e terza fascia, determinerà una serie di assunzioni di docenti a termine, fino alla nomina dell'avente diritto, con la conseguente "staffetta" delle cattedre, a danno della didattica e dell'organizzazione scolastica nei 49 istituti del Friuli Occidentale.

«Dopo le circa 350 immissioni in ruolo, in questi giorni - spiegano Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese - stiamo concludendo le operazioni di attribuzione delle supplenze che ammontano a circa 1.064 posti (cattedre e spezzoni) riservate al personale docente e non così ripartiti: 208 posti per le medie inferiori, 161 per le superiori, 172 per le elementari, 37 nella scuola per l'infanzia, ai quali si aggiungono 486 posti per gli Ata (69 amministrativi, 37 tecnici e 380 collaboratori). Alla luce delle graduatorie esaurite, in attesa della predisposizione delle nuove, i capi d'istituto procederanno attingendo dai propri elenchi, per un totale di circa 200 posti liberi. Un esercito di supplenti "a tempo", che raggiungeranno sicuramente livelli maggiori, se includiamo le sostituzioni per malattie lunghe, assenze varie, maternità e altro ancora. Il ribaltone coinvolgerà 500 insegnanti, determinando anche entrate e uscite dal territorio, perché chi aveva chiesto l'inserimento delle graduatorie fuori provincia, potrebbe ottenere la nomina temporanea nella nostra per poi doversi spostare altrove. E viceversa».

Questi posti liberi, che saranno coperti dunque con le assunzioni disposte dai dirigenti scolastici (fino alla nomina dell'avente diritto, individuato dalle nuove graduatorie) saranno così distribuiti: nelle medie inferiori, italiano, storia, geografia 31 cattedre e 8 spezzoni, scienze matematiche, chimica e fisica, 19 e 1, educazione tecnica 7 e 4, francese 2 cattedre, inglese 1 spezzone, spagnolo 6 e 2, tedesco 8 cattedre, sostegno 37 e 2, per un totale di 110 posti e 18 spezzoni. A questi si devono aggiungere i posti scoperti nelle superiori: chimica agraria 1 spezzone, chimica e tecnologie chimiche 2 cattedre e 3 spezzoni, discipline meccaniche 13 e 4, discipline plastiche 1 spezzone, educazione fisica 2 cattedre, elettronica 1 spezzone, elettrotecnica 2 e 1, francese 2 cattedre, lettere (esclusi licei classici e scientifici) 1 e 4, lettere e latino nei licei 3 e 1, lettere, latino e greco nei licei 1 spezzone, scienze meccaniche agricole 1 spezzone, topologia 1 spezzone, conversazione inglese 2 spezzoni, conversazione tedesco 1 spezzone, esercitazioni agrarie 1 spezzone, esercitazioni abbigliamento 1 spezzone, laboratorio chimica e fisica 2 cattedre, laboratorio meccanico 6 cattedre e 4 spezzoni, laboratorio lavorazione legno 1 spezzone, arte e serigrafia 1 spezzone, modellismo dell'arredamento 1 spezzone, arte ebanisteria 1 spezzone, sostegno 2 posti e 2 spezzoni, per un totale di 39 cattedre e 31 spezzoni.

A questo quadro già di per sé abbastanza incerto, si inserisce l'azione legale promossa dai precari, abilitati all'Università di Udine (inclusi nel decreto 85), "congelati" dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha rinviato al prossimo anno l'immissione in ruolo. Attraverso un'azione di diffida, hanno chiesto al ministero lo scioglimento della riserva "sospensiva". Operazione che se dovesse essere accolta, li sposterebbe dalla seconda fascia (iscritti senza abilitazione) alla prima, con molte chance di assunzione a tempo indeterminato e supplenze lunghe.

Alessandra Betto