Il Tempo/Molise: Scuola, sit-in dei precari per il diritto al lavoro
La protesta si svolgerà sotto l'assessorato all'istruzione, dove si decide sull'utilizzo dei 500.000 euro stanziati dalla Regione
Carmen Sepede
CAMPOBASSO Una manifestazione di protesta, per difendere il diritto al lavoro e alla scuola pubblica. Una manifestazione che i 480 precari del Molise rimasti senza cattedra terranno stamattina, sotto la sede dell'assessorato all'istruzione di via Crispi, dove è stato convocato il tavolo tecnico nel quale dovranno essere stabiliti i criteri di attribuzione dei fondi, 500.000 euro, stanziati dalla Regione. Ieri, invece, scene di caos e di «nervosismo», si sono verificate nella scuola «Colozza» di via D'Amato, dove si provvedeva ad assegnare le 102 cattedre disponibili nelle scuole medie e superiori ad un esercito di oltre 300 aspiranti. Buona parte di loro sono dunque rimasti «fuori», mentre in tanti hanno protestato per la scelta della sede e perché non erano stati affissi gli elenchi con le disponibilità nei vari istituti della provincia. Il sit-in dei lavoratori a tempo determinato (tra loro pure docenti di mezz'eta, con venti e più anni di insegnamento alle spalle), inizierà oggi alle 9,30, con la Cgil che si rivolgere anche ai lavoratori in servizio, invitandoli a partecipare. «Abbiamo più volte ricordato - ha evidenziato il segretario regionale della Flc Sergio Sorella - come la drastica riduzione di posti di lavoro (oltre 480 tra docenti e personale Ata) creerà in Molise un grave problema sociale. Sappiamo che la situazione è difficile anche per i docenti di ruolo, visto che nel Molise quasi 300 sono stati dichiarati soprannumerari. In molti casi - aggiunge il sindacalista - per rientrare nei tagli imposti, sono state costituite cattedre in organico di diritto illegittimamente a più di 18 ore, in aperta violazione del contratto di lavoro». Un elemento questo, rimarca ancora il responsabile della Federazione lavoratori della conoscenza, che ha ulteriormente aggravato la situazione, col via ai «licenziamenti» per i non assunti. Ne consegue che nell'anno scolastico 2009/2010 in tanti non lavoreranno. La mobilitazione dei precari, spiega Sorella, ha tuttavia sortito un primo importante risultato: l'impegno della Regione a sostenere la categoria e la convocazione del tavolo tecnico presso l'assessorato regionale all'istruzione, previsto proprio per questa mattina. «Continuiamo a sollecitare gli incontri tra Ministero e Inps - conclude il segretario della Flc - per definire i criteri per l'attuazione del contratto di disponibilità. Ma non basta. In considerazione dell'elevato numero di ore residue restituite ai dirigenti scolastici dall'Ufficio scolastico provinciale, chiediamo ai docenti in servizio di non accettare proposte di ore aggiuntive. Anche un piccolo gesto di solidarietà può essere di grande aiuto, poiché 200 spezzoni orario tra scuola media e superiore rimarrebbero a disposizione dei precari, con la possibilità di ottenere contratti, anche se per poche ore». Invito, questo, che sarà diramato anche dalle Rsu durante il primo collegio dei docenti.