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Il Tempo: Riduzioni del personale scolastico, a rischio altri 350 posti in Molise

Campobasso La Flc-Cgil lancia il grido di allarme e chiede la convocazione di un tavolo tecnico per studiare la situazione

11/07/2010
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Il Tempo

Daniela Lombardi
CAMPOBASSO I tagli al personale scolastico hanno già portato alla soppressione di 487 posti di lavoro in Molise, ma ora si prevede che possano «saltarne» altri 350. La Flc-Cgil, allarmata da tale possibilità, chiede l'immediata convocazione di un tavolo regionale sulla questione. «Si prevede una ulteriore perdita di oltre 200 docenti e 150 tra ausiliari, tecnici e amministrativi», è il conto fatto dal sindacato. I problemi determinati dalla politica dei tagli vengono sviscerati uno ad uno, fino ad arrivare a quella che potrebbe essere l'estrema conseguenza, ossia un mancato avvio del prossimo anno scolastico. «Gli Uffici Scolastici Provinciali sono impegnati nel difficile compito di far quadrare i conti, ma i numeri non consentono di garantire la copertura delle richieste di tempo scuola da parte delle famiglie. Inoltre, per tutto il personale, sia docente che ausiliario, tecnico e amministrativo, la determinazione degli organici è avvenuta sulla base di atti, quali i decreti interministeriali sulle dotazioni organiche, giuridicamente inesistenti. Ciò ha determinato un contenzioso tale da mettere in discussione l'avvio del prossimo anno scolastico», è la situazione descritta dagli esponenti del sindacato. Insomma, altri lavoratori precari che hanno comunque superato concorsi, acquisito specializzazioni, e che hanno consentito per anni l'ordinario funzionamento delle scuole, rischiano di venire licenziati e senza aver diritto ad alcuna forma di ammortizzatore sociale. La Flc Molise ricorda che alcuni interventi regionali volti a ridurre l'impatto dei tagli non hanno sortito l'effetto sperato. A questo punto, il sindacato ha deciso di chiedere l'immediata convocazione di un tavolo interistituzionale, aperto ai soggetti coinvolti (OO.SS, Regione, USR, USP, INPS) per verificare la disponibilità delle risorse e le modalità di utilizzo. «In ogni caso, riteniamo che l'utilizzo delle risorse dovrà innanzitutto garantire alcune priorità tra le quali lo sdoppiamento di pluriclassi e delle classi numerose, il ripristino del tempo prolungato, l'ampliamento dell'offerta formativa», sono questi i «paletti» messi dalla Cgil, senza i quali il sindacato ritiene non avrebbe senso partecipare ad eventuali trattative che abbiano lo scopo di tutelare alcune centinaia di lavoratori che oggi hanno poca fiducia nel futuro.